Rottamazione cartelle Equitalia: quando e a chi conviene aspettare la prescrizione?

Redazione 15/11/16
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A quali contribuenti conviene accedere alla nuova rottamazione delle cartelle esattoriali prevista dal decreto fiscale collegato alla Legge di Stabilità 2017?  Quello che lo Stato prospetta al contribuente è uno sconto sulle sanzioni e gli interessi di mora.
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Rottamazione cartelle: che cosa resta da pagare?
Al di là dello sconto minimo offerto, i contribuenti sono tenuti ancora a pagare il debito capitale, gli interessi per dilazione di pagamento (4%) e l’aggio (ricalcolato), ai quali si somma anche l’azzeramento del rischio di eventuali pignoramenti “a condizione che non si sia ancora tenuto il primo incanto con esito positivo ovvero non sia stata presentata istanza di assegnazione ovvero non sia stato già emesso provvedimento di assegnazione dei crediti pignorati”, come previsto all’art. 5 del Decreto-legge del 22/10/2016 n. 193.
Scarica qui il testo del decreto legge del 22.10.2016 n. 193
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Rottamazione cartelle o prescrizione?

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Sono diversi i contribuenti che ora si interrogano se conviene accedere alla rottamazione oppure attendere la prescrizione che, si ricorda, è di:
– 10 anni per Irperf, Iva, Irap, canone Rai;
– 5 anni per i tributi locali (Tasi, Tari e Imu), multe e contributi previdenziali;
– 3 anni per il bollo auto.
La decorrenza dei termini parte dalla notifica dell’ultima cartella esattoriale.
Ora, quindi, con la liquidazione di Equitalia e il passaggio al nuovo ente Agenzia delle Entrate-Riscossione molto probabilmente qualche cartella verrà persa per strada, e di conseguenza molte di esse potrebbero essere prescritte.
In tal caso, quindi, i contribuenti che non sceglieranno di accedere alla rottamazione non saranno tenuti a versare nemmeno gli importi agevolati. Al contrario, quelli che avranno aderito alla sanatoria Equitalia non avranno più la possibilità di far valere la prescrizione.
Questo perché la presentazione della domanda di definizione agevolata (SCARICA QUI IL MODULO) viene considerato come una sorta di “riconoscimento del debito” da parte del contribuente e di conseguenza un atto, a tutti gli effetti, che interrompe la prescrizione.
Rottamazione cartelle: quando e a chi conviene aspettare la prescrizione?
Ad esempio, al contribuente che ha un debito che a breve (tra qualche mese) andrà in prescrizione potrebbe convenire aspettare che si concluda la procedura di prescrizione anziché presentare l’istanza di rottamazione in quanto è assai improbabile che Equitalia riesca ad agire nel breve periodo.

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