Ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali: la nuova circolare Assonime

Redazione 15/07/14
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La circolare n. 23 di Assonime (Associazione fra le Società italiane per Azioni) illustra l’insieme delle disposizioni introdotte nel nostro ordinamento per assicurare il rispetto dei tempi di pagamento nelle transazioni commerciali, tenendo conto dei rilievi mossi dalla Commissione europea riguardo alla correttezza del recepimento della direttiva 2011/7/UE e all’adeguatezza della sua attuazione in Italia.

La direttiva 2011/7/UE sui ritardi D.Lgs. 192/2012, che ha modificato il D.Lgs. 231/2002. La Commissione europea ha presentato alcuni rilievi riguardo alla correttezza del recepimento e da ultimo ha trasmesso all’Italia una lettera di messa in mora per mancata attuazione della direttiva. Per rispondere alle obiezioni della Commissione, la legge europea 2013bis, di prossima approvazione, prevede alcune modifiche ed integrazioni alla disciplina nazionale. Il corretto recepimento della direttiva europea, peraltro, è condizione necessaria ma non sufficiente; occorrono infatti misure ulteriori per garantire l’effettiva attuazione delle regole. A questo fine, nel nostro ordinamento sono state introdotte sin dal D.L. 78/2009 disposizioni volte ad assicurare una maggiore regolarità nei pagamenti delle pubbliche amministrazioni, principalmente attraverso la previsione di un obbligo a carico del dirigente responsabile di predisporre un apposito piano finanziario che tenga conto della fase temporale di assunzione delle obbligazioni (crono-programma). Tali disposizioni, tuttavia, sono state scarsamente applicate.

Con l’obiettivo di segnare una svolta nelle condotte di pagamento delle pubbliche amministrazioni, il D.L. 24 aprile 2014, n. 66, convertito con modificazioni dalla L. 23 giugno 2014, n. 89, ha introdotto nuove misure: da un lato, si mira a rendere trasparenti i ritardi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e il connesso accumulo di debiti nei confronti delle imprese; dall’altro, sono stabiliti incentivi e sanzioni per indurre le amministrazioni a ridurre i tempi di pagamento dei fornitori.

La circolare Assonime illustra l’insieme delle disposizioni previste nel nostro ordinamento per assicurare il rispetto dei tempi di pagamento nelle transazioni commerciali. Nella prima  parte sono analizzate le disposizioni del D.Lgs. 192/2012 e le modifiche in discussione per adeguare la normativa italiana ai rilievi della Commissione europea. Nella seconda parte sono illustrate le ulteriori misure introdotte per indurre le pubbliche amministrazioni a pagare entro i termini previsti dal D.Lgs. 231/2002, sino alle novità del D.L. 66/2014.

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