Riforma Fallimentare: approvato il nuovo codice

Redazione 15/01/19
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E’  stato approvato in via definitiva il nuovo codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza.

Lo scorso 10 gennaio il Consiglio dei Ministri ha dato l’ok all’intervento modificativo contenuto nel testo decreto legislativo attuativo della legge n. 155 del 19 ottobre 2017.

Diverse le novità, tra la modifica dell’articolo 378. Difatti, è stato imposto l’obbligo di modifica degli statuti o degli atti societari per molte società S.r.l., le quali nel corso di quest’anno saranno vincolate a nominare un sindaco, del collegio sindacale e del revisore secondo i nuovi limiti modificati con un intervento delle soglie stabilite dall’articolo 2477 del codice civile.

La pubblicazione della riforma fallimentare con il testo del nuovo codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza in Gazzetta Ufficiale è attesa per la fine del mese. Il codice diventerà operativo dopo 18 mesi.
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Le novità

Il Codice ha l’obiettivo di riformare in modo organico la disciplina delle procedure concorsuali, con due principali finalità:

  1. consentire una diagnosi precoce dello stato di difficoltà delle imprese;
  2. salvaguardare la capacità imprenditoriale di coloro che vanno incontro a un fallimento di impresa dovuto a particolari contingenze.

Le modifiche alla Legge Fallimentare prevedono:

  • la sostituzione del termine fallimento con l’espressione “liquidazione giudiziale” in conformità a quanto avviene in altri Paesi europei, come la Francia o la Spagna, al fine di evitare il discredito sociale anche personale che anche storicamente si accompagna alla parola “fallito”;
  • l’introduzione di un sistema di allerta finalizzato a consentire la pronta emersione della crisi, nella prospettiva del risanamento dell’impresa e comunque del più elevato soddisfacimento dei creditori;
  • la priorità di trattazione alle proposte che comportino il superamento della crisi assicurando continuità aziendale;
  • si privilegiano, tra gli strumenti di gestione delle crisi e dell’insolvenza, le procedure alternative a quelle dell’esecuzione giudiziale;
  • si uniforma e si semplifica la disciplina dei diversi riti speciali previsti dalle disposizioni in materia concorsuale;
  • si prevede la riduzione della durata e dei costi delle procedure concorsuali;
  • si istituisce presso il Ministero della giustizia un albo dei soggetti destinati a svolgere su incarico del tribunale funzioni di gestione o di controllo nell’ambito di procedure concorsuali, con l’indicazione dei requisiti di professionalità esperienza e indipendenza necessari all’iscrizione;
  • si armonizzano le procedure di gestione della crisi e dell’insolvenza del datore di lavoro con forme di tutela dell’occupazione e del reddito di lavoratori.

Tra le diverse modifiche si ricorda la disciplina delle S.r.l. che, con l’intervento all’articolo 2477 del Codice Civile relativo all’obbligo di nomina del collegio sindacale e alla revisione legale dei conti, saranno chiamate a modificare statuti o atti costitutivi entro il termine di nove mesi.

S.r.l.: la modifica degli statuti

Le società a responsabilità limitata avranno nove mesi di tempo per adeguare i propri statuti o atti costitutivi, e nominare gli organi di controllo.

Il nuovo codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza intervenendo sull’articolo 2477 del Codice Civile, viene previsto che la nomina dell’organo di controllo o del revisore sarà obbligatoria se la società: è tenuta alla redazione del bilancio consolidato; controlla una società obbligata alla revisione legale dei conti; infine, ha superato per due esercizi consecutivi almeno uno dei seguenti limiti.

L’obbligo di nomina dell’organo di controllo o del revisore  viene meno, qualora per due esercizi consecutivi non è superato alcuno dei predetti limiti.

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Il nuovo Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza

Il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (D.Lgs. 12 gennaio 2019 n. 14), attuativo della Legge n. 155/2017, è stato dal Legislatore proposto in un testo di ampio respiro, che abbraccia aspetti interdisciplinari, composto da ben 391 articoli – esattamente 150 in più della “vecchia” Legge Fallimentare – ed ha il dichiarato scopo di prevenire che imprese che non sono né in crisi né insolventi lo diventino in futuro.Le numerose novità introdotte con cui gli operatori del settore dovranno prendere confidenza – prime fra tutte le modifiche al Codice civile in vigore dal 14 marzo e dal 14 dicembre di quest’anno – sono illustrate in quest’opera di primo commento, volta a far emergere la ratio della nuova disciplina, senza perdere di vista gli impatti che la stessa avrà sull’attività quotidiana dei professionisti, che saranno chiamati ad applicarla e servirsene.STUDIO VERNA SOCIETÀ PROFESSIONALELo studio verna società professionale, costituitasi nel 1973, è la più antica società semplice professionale ed offre consulenza ed assistenza economico-giuridica a Milano, con studi anche a Busto Arsizio e Reggio Emilia. Persegue una politica di qualità fondata su etica, competenza e specializzazione. I suoi soci hanno pubblicato oltre un centinaio di libri ed articoli in materia contabile, societaria, concorsuale e tributaria, oltre un manuale di gestione della qualità per studi professionali.La collana dedicata al Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza prende in esame le novità della riforma attuata dal D.lgs n.14/2019 ed è diretta a tutti i Professionisti che agiscono nel settore delle procedure concorsuali: le opere che ne fanno parte trattano la tematica nel suo complesso, con uno sguardo d’insieme su ciò che cambia e un’analisi dettagliata e approfondita delle singole fattispecie. I volumi proposti rappresentano uno strumento di apprendimento rapido, concreto ed efficace: l’ideale per padroneggiare gli istituti appena emanati e farsi trovare preparati all’appuntamento con la loro pratica applicazione, sia in sede stragiudiziale che processuale.

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