Ricorso contro la cartella di pagamento: forma e contenuto

Redazione 13/05/11
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Ipotesi in cui la cartella di pagamento costituisce il primo atto con cui viene informato il contribuente dell’esistenza di una pretesa tributaria nei suoi confronti.

TERMINE: 60 giorni dalla notifica della cartella di pagamento.

 

ONOREVOLE COMMISSIONE TRIBUTARIA

RICORSO

ISTANZA DI SOSPENSIONE

EX ART. 47 D.LGS. N. 546/1992

 

PER: Il Sig./Società ……………………. (indicazione del contribuente) (cod. fisc. ………………………….), rappresentato e difeso ( 1 ), come da mandato a margine ( oppure in calce al) del presente atto, dall’avv./dott./rag. …………. (Cod. Fisc…….), ed elettivamente domiciliato presso il suo studio in …………………., Via ……………………… ( oppure residente in ……………….)

ricorrente

 

CONTRO: L’Agenzia delle entrate – Ufficio ( 2 ) di …………………. (oppure indicazione dell’altro ente impositore) in persona del legale rappresentante pro tempore, con sede in ……………….., via ………………….., n. ……

NONCHÉ CONTRO: L’Agente della Riscossione di ……………………….. (oggi EQUITALIA S.p.A.) ( 3 ) in persona del legale rappresentante pro tempore, con sede in ……………….., via ………………….., n. ……

Resistenti

ATTO IMPUGNATO: cartella di pagamento n. ……………………. (allegato al fascicolo di parte sub n. …. della produzione documentale) emessa e notificata dall’ Agente della riscossione (oggi Equitalia S.p.A.) di …………………., nonché avverso il ruolo n. …………., reso esecutivo in data …………….., con i quali atti si intima al ricorrente il pagamento di complessivi €. ……………….. a titolo di …………………………. relativamente all’anno ……….. chiedendone l’annullamento per quanto verrà di seguito esposto.

Si rileva sin d’ora che, poiché l’impugnata cartella di pagamento non è stata preceduta da alcun atto di accertamento o altro atto suscettibile di autonoma impugnativa innanzi alla Commissione Tributaria, a norma dell’articolo 19, comma 3, del D. Lgs. n. 546/92, con il presente ricorso saranno trattati non solo i motivi di impugnativa relativi ai vizi propri della cartella di pagamento e del ruolo in oggetto, bensì anche i vizi relativi alla pretesa tributaria nei termini della sua fondatezza

MOTIVI DI RICORSO

I) Indicare ed argomentare, con supporti normativi e giurisprudenziali, i motivi che determinano l’illegittimità ed l’infondatezza dell’atto impugnato.

Possono rilevarsi vizi propri della cartella di pagamento, tra i quali a titolo esemplificativo si riportano:

  • Difetto di motivazione del ruolo e della cartella di pagamento.
  • Mancata indicazione del responsabile del procedimento e mancata sottoscrizione della cartella di pagamento.
  • Mancata indicazione dell’Ufficio presso il quale è possibile ottenere informazioni complete in merito all’atto notificato o comunicato e il responsabile del procedimento.
  • Mancata indicazione dell’organo o l’autorità amministrativa presso i quali è possibile promuovere un riesame anche nel merito dell’atto in sede di autotutela e/o delle modalità, del termine, dell’organo giurisdizionale o dell’autorità amministrativa cui è possibile ricorrere in caso di atti impugnabili.
  • Errori di calcolo derivanti dal controllo automatico o formale della dichiarazione.
  • Mancato invio dell’avviso bonario.
  • Irregolarità della notifica della cartella di pagamento.
  • La non corretta identificazione del debitore.
  • Decadenza del diritto dell’amministrazione finanziaria per decorrenza dei termini entro cui notificare la cartella di pagamento.
  • Eventi successivi che hanno comportato l’estinzione del credito (adempimento, prescrizione, decadenza, condono).
  • Illegittimità della riscossione in caso di annullamento dell’atto impositivo in via giudiziaria.

 

Si rilevano altresì:

  • Questioni di merito attinenti all’ an e al quantum debeatur della pretesa.
  • Nullità della cartella di pagamento derivante dall’omessa notifica dell’atto prodromico (avviso di accertamento, avviso di liquidazione…)

II) Indicare ed argomentare i presupposti per la concessione della tutela cautelare: ossia, sussistenza del requisito del cd. fumus boni iuris (a questo proposito può bastare il richiamo ai motivi sub 1 ovvero l’allegazione dell’indispensabilità del bene per lo svolgimento dell’attività lavorativa o particolari esigenze del ricorrente) e ricorrenza del cd. periculum in mora (individuazione dei relativi motivi ed illustrazione delle prove al riguardo).

Per tutto quanto dedotto ed a dedursi, con riserva d’ulteriori deduzioni e repliche all’assunto dell’opposto

SI CHIEDE

A codesta Onorevole Commissione Tributaria Provinciale di …………………, per i suesposti motivi, contrariis reiectis, voler dichiarare nulli la cartella di pagamento n……………………….., emessa dalla ……………………., agente della riscossione per la Provincia di …………………. ed il ruolo n. …………….

Con vittoria di spese, diritti ed onorari del presente procedimento.

Salvis iuribus.

In allegato si produce copia dei seguenti documenti:

1) atto impugnato;

2) ………………….;

3) …………………………….

 

Luogo e data

Firma del difensore

1L’obbligo della rappresentanza è previsto nei casi in cui il valore della lite è superiore a €.2.582,00 euro.
2 Indicare l’Ufficio locale dell’Agenzia delle Entrate.
3 Indicare la Società locale dell’Agente della riscossione.

Redazione

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