Requisito di meritevolezza per l’esdebitazione

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Commento a decreto di esdebitazione – Tribunale di Taranto 28-12-2022
Dimostrata la mancanza di dolo o colpa grave nella formazione dell’indebitamento, il mancato compimento di atti dispositivi o depauperativi del patrimonio personale, il Giudice ha ritenuto sussistere, nel caso di specie, il requisito della meritevolezza che l’art. 283, commi 1 e 7 impone al debitore.
Tribunale di Taranto -sez. II civ.- decreto del 28-12-2022

Indice

1. Il caso

Il ricorso per l’esdebitazione del debitore incapiente è stato depositato ai sensi dell’art. 283 C.C.I.I. (i.e. ai sensi dell’art. 14 quaterdecies della Legge n. 3 del 2012, c.d. “Legge Salva Suicidi”, così come introdotto dal Decreto Ristori, D.L. n. 137/2020, convertito con modificazioni nella l. n. 176/2020) nella Sezione Fallimentare del Tribunale di Taranto in data 07.11.2022, unitamente alla relazione particolareggiata redatta dall’Organismo di Composizione della Crisi, O.C.C., attestante le cause dell’indebitamento e la diligenza tenuta dal debitore nell’assunzione delle proprie obbligazioni, nonché delle ragioni che hanno causato il sovraindebitamento.
In particolare, l’istante, persona fisica non assoggettabile ad alcuna procedura concorsuale versava in una situazione di sovraindebitamento incolpevole e non era in grado di offrire ai creditori alcuna utilità, diretta o indiretta, nemmeno in prospettiva futura. Titolare di pensione di vecchiaia, pignorata nei limiti di 1/5 dai creditori, proprietario di una sola autovettura datata e di nessun bene immobile. Destinatario di un reddito appena sufficiente a consentire a se stesso ed alla propria famiglia di avere un tenore di vita decoroso.

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2. La decisione

L’esposizione debitoria era derivata dalla riforma in secondo grado di una sentenza del Tribunale di Taranto che gli aveva riconosciuto il diritto al percepimento di una pensione, con il conseguente obbligo di restituzione dei ratei percepiti – legittimamente – sino a quel momento. A seguito di tale sentenza, l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale, richiedeva al ricorrente la restituzione della somma totale di Euro 130.516,81, a titolo di importo indebitamente versato nel periodo dal 01/11/2006 al 30/09/2017.
Pertanto, dimostrata la mancanza di dolo o colpa grave nella formazione dell’indebitamento, il mancato compimento di atti dispositivi o depauperativi del patrimonio personale, il Giudice ha ritenuto sussistere, nel caso di specie, il requisito della meritevolezza che l’art. 283, commi 1 e 7 impone al debitore. Per l’effetto, ha dichiarato inesigibili nei confronti del ricorrente tutti i debiti anteriori alla data del deposito del ricorso per un totale di Euro 207.080,39.

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Crisi da sovraindebitamento

Il volume, aggiornato al Decreto Legislativo 17 giugno 2022, n. 83, recante modifiche al codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza di cui al Decreto Legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, in attuazione della direttiva (UE) 2019/1023 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019, riguardante i quadri di ristrutturazione preventiva, l’esdebitazione e le interdizioni, e le misure volte ad aumentare l’efficacia delle procedure di ristrutturazione, insolvenza ed esdebitazione, e che modifica la direttiva (UE) 2017/1132 (direttiva sulla ristrutturazione e sull’insolvenza), e meglio noto come “Secondo Correttivo al Codice della crisi”, offre l’illustrazione completa delle procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento disciplinate dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza; nuova disciplina nata soprattutto dall’esigenza di rimuovere gli ostacoli che avevano reso di scarsa utilizzabilità pratica gli istituti regolamentati dalla Legge 27 gennaio 2012, n. 3 (meglio nota come “Legge salva suicidi” o “Legge sul sovraindebitamento”). Il Legislatore delegato ha, in particolare, riformato l’intera materia, semplificando le procedure e potenziando il meccanismo dell’esdebitazione, vero fulcro della riforma. Tenendo proprio conto di tale intento, il presente testo, nel fornire una analisi dettagliata delle novità normative, ne evidenzia le differenze rispetto al passato, dando conto del loro possibile impatto sui contrasti dottrinali e giurisprudenziali insorti nel vigore della legge 27 gennaio 2012, n. 3. Stanislao De Matteis Magistrato dal 1994, svolge le funzioni di Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione. Presidente di sezione della Commissione Tributaria Provinciale di Napoli, attualmente è componente elettivo del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria. Per i tipi della Giuffrè ha pubblicato tre monografie, La riforma del processo cautelare (2006), L’emersione anticipata della crisi d’impresa (2017) e Procedure concorsuali e processo tributario (2022), nonché diretto il Formulario del contenzioso tributario (2020). È autore di numerosi saggi e di note a sentenza nelle materie del diritto concorsuale, del diritto processuale civile e del diritto civile, nonché coautore del volume La Riscossione esattoriale (2021). Nicola Graziano Magistrato del Tribunale di Napoli, Presidente di Sezione presso la Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Caserta nonché giornalista pubblicista e scrittore. È membro del Comitato Scientifico di EURISPES. Autore di numerosissime pubblicazioni scientifiche è stato vincitore del Premio Internazionale “G. Falcone e P. Borsellino” – Sezione Dottrina anno 2019 grazie al volume “Sequestri penali, misure di prevenzione e procedure concorsuali. Analisi dei rapporti alla luce del nuovo codice antimafia” Maggioli 2018, insignito del Premio “Napoli c’è”, è da sempre attivo nel sociale ed è particolarmente impegnato sul fronte della educazione alla Legalità con convegni, incontri e dibattiti specie con le giovani generazioni. Domenico Pagliuca Avvocato civilista, abilitato al patrocinio dinanzi alle giurisdizioni superiori. È cultore della materia Ordinamento giudiziario presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Telematica Pegaso e Docente a contratto per i master di secondo livello presso la medesima Università, nonché Autore di pubblicazioni giuridiche.

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Alessandra Tursi

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