Regioni, dal 1° gennaio 2012 controlli di spesa più rigorosi

Redazione 14/09/11
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Maggiore responsabilizzazione per gli enti regionali sui risultati e sul corretto uso del danaro pubblico e, quindi, delle limitate risorse della collettività, in una nuova visione sinergica del controllo contabile.

L’art. 14 del D.L. 138/2011 (nella versione dopo il maxiemendamento approvato il 7 settembre) ha previsto, infatti, l’istituzione, a decorrere dal 1° gennaio 2012, di un Collegio dei revisori dei conti, quale organo di vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione delle regioni. Ai fini del coordinamento della finanza pubblica, i revisori dovranno operare in raccordo con le Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti. Si instaura, dunque, analogamente a quanto già accade per gli enti locali un collegamento biunivoco tra le Sezioni regionali e gli organi di controllo interno: da una parte questi ultimi pongono in essere una serie di adempimenti che si convertono in informazioni utili per le Sezioni regionali di controllo ai fini dell’attivazione dei controlli in chiave collaborativa (controlli sulla gestione e controlli finanziari); dall’altra, le Sezioni regionali di controllo, nel loro ruolo di garanti neutrali a servizio dello Stato comunità, esplicano i controlli sulla gestione, al fine di verificare anche il corretto funzionamento dei controlli interni, riferendo all’organo di indirizzo politico amministrativo in ordine alle eventuali misure correttive da adottare ai fini di una corretta gestione delle risorse pubbliche.

Allo scopo di garantire l’efficacia di detto meccanismo i componenti del Collegio verranno scelti mediante estrazione da un elenco, i cui iscritti dovranno possedere i requisiti previsti dai principi contabili internazionali, avere la qualifica di revisori legali ai sensi D.Lgs. 39/2010, ed essere in possesso di specifica qualificazione professionale in materia di contabilità pubblica e gestione economica e finanziaria anche degli enti territoriali, secondo i criteri individuati dalla Corte dei conti.

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