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La contro-riforma del Titolo V° della Costituzione
Ora, ammesso che il referendum sia approvato dalla maggioranza degli italiani, la parte relativa alla cosiddetta contro-riforma del Titolo V° della Costituzione non entrerà immediatamente in vigore in Sicilia. Il comma 13 dellart. 39 del disegno di legge costituzionale sottoposto a referendum così recita: Le disposizioni di cui al capo IV della presente legge costituzionale non si applicano alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano fino alla revisione dei rispettivi statuti sulla base di intese con le medesime Regioni e Province autonome
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Le disposizioni di cui al capo IV della proposta referendaria concernono la soppressione della Province, lindividuazione delle materie di competenza esclusiva dello Stato e delle Regioni, linserimento dei principi di semplificazione e trasparenza nellesercizio delle funzioni amministrative, laggiornamento delle disposizioni sul federalismo fiscale, linserimento di limiti agli emolumenti degli organi regionali e lintroduzione dellequilibrio di genere nella rappresentanza.
Le Regioni a Statuto speciale
In sostanza, alcune importantissime parti della nuova Costituzione entrerebbero in vigore nelle Regioni a Statuto speciale solo a seguito di revisione dei rispettivi Statuti che, per loccasione, potranno essere adeguati solo sulla base di intese con le medesime, così lasciando un incondizionata discrezionalità alle Regioni a Statuto speciale non solo sui tempi di revisione, ma soprattutto sul merito delle modifiche da apportare ai rispettivi Statuti. Infatti, a differenza del parere – non vincolante richiesto a Costituzione vigente (L. cost. n. 2/2001) alla Regione su iniziativa governativa o parlamentare di modifica dello Statuto regionale, la novella proposta di modifica costituzionale prevede la preventiva e vincolante – intesa con la Regione di riferimento.
Orbene questa disposizione, certamente gradita agli autonomisti, presentandosi come una nota stonata rispetto ad uno spartito che vede ridimensionati poteri, responsabilità e autonomie di tutte le altre Regioni a Statuto ordinario, sembra più il frutto di un lapsus calami che una scelta politica ponderata.
Se i SI dovessero prevalere sui NO….
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Comunque sia, qualora i SI dovessero prevalere sui NO, la Sicilia e le altre Regioni a Statuto Speciale godrebbero di un potere di veto sulle revisioni dei rispettivi Statuti presente solo nei Paesi federali (si veda il Bundesrat tedesco).
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