I reati violenti giovanili in Canton Zurigo e in Canton de Vaud

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1. Introduzione

Sono assai numerose le Pubblicazioni criminologiche svizzere che si occupano della tematica della violenza anti-giuridica presso la popolazione in età adolescenziale e giovanile. Anzi, svariati Dottrinari francofoni e germanofoni reputano che l’aggressività fisica e materiale degli infra-25enni costituisca il paradigma archetipico di quasi tutte le devianze poste successivamente in essere dai componenti della società adulta. A partire dal 2009, è stato creato, per fini di mappatura statistica, il Progetto HarmoS (Accordo Intercantonale sull’armonizzazione della Scolarità Obbligatoria). In Canton Zurigo, le Ricerche statistiche del 1999, del 2007 e del 2014 hanno coinvolto allievi ultra-14enni, mentre, in Canton Vaud, i Censimenti HarmoS sono stati realizzati nel 2003 e nel 2005 ed hanno inerito studenti dai 14 ai 19 anni d’età. Le tematiche oggetto dei questionari sono state la violenza nonché le condotte border-line di tipo aggressivo ed anti-sociale. Nel 2014, l’Ufficio Federale delle Assicurazioni Sociali ha erogato i necessari finanziamenti pecuniari affinché il Sistema HarmoS comparasse, in maniera scientifica e sistematica, le realtà del mondo giovanile del Canton Zurigo e quelle del Canton de Vaud. Grazie alle nuove risorse della Confederazione, è stato finalmente possibile, nel 2014, investigare anche il cyber-bullismo adolescenziale e gli eventuali vissuti conflittuali all’interno delle coppie giovanili di fidanzati/e. Inoltre, il successo accademico di HarmoS ha indotto la Pubblica Amministrazione federale ad estendere la raccolta dei dati statistici alle periferie rurali vaudesi e zurighesi, allorquando, come noto, le ordinarie Statistiche si limitano solamente ad analizzare i contesti urbani e metropolitani.

In tutti i 26 Cantoni elvetici, più o meno dal 1990 al 1999, la PG e l’AG avevano rilevato un preoccupante aumento degli illeciti giovanili violenti, mentre, dopo il 2000 / 2001, le cifre indicano un maggiore rispetto ordinamentale da parte degli adolescenti svizzeri. Ciononostante, alcuni Autori sostengono che tale presunto calo numerico non corrisponda alla realtà fattuale, bensì è o sarebbe imputabile alla minore predisposizione a sporgere querela da parte dei danneggiati. Invece, altri Dottrinari, a ragion veduta, sostengono che HarmoS sia perfettamente attendibile, giacché i Cantoni di Zurigo e di Vaud sono altamente e fedelmente rappresentativi dell’intera società svizzera dal punto di vista demografico e comportamentale. In particolar modo, il tessuto degli ultra-14enni vaudesi e zurighesi rappresenta in maniera emblematica il rapporto dei ragazzi elvetici con mondi non ancora pienamente approfonditi, come la realtà virtuale della rete Web, l’affettività e le ordinarie relazioni amicali in ambito scolastico.

HarmoS si è occupato delle condotte violente giovanili degli/delle ultra-13enni residenti in Canton Zurigo ed in Canton de Vaud a partire dal 1999. I giovani osservati sono stati seguiti nella loro evoluzione anagrafica su base scientifico-statistica e sempre in una prospettiva di lungo periodo. I censimenti nello zurighese afferiscono agli anni 1999, 2007 e 2014. Nel caso vaudese, l’inchiesta del 2004 copriva la città di Losanna e la raccolta dei data è stata estesa ai Comuni periferici soltanto a partire dal 2014. RIBEAUD (2015) ha diretto le Statistiche nel Canton Zurigo, mentre Losanna e l’intero Canton de Vaud sono stati analizzati dall’équipe di LUCIA & STADELMANN & RIBEAUD & GERVASONI (2015). I testé citati Docenti hanno deliberato, in sede comparativa c.d. << trasversale >>, di affiancare parallelamente la coppia geografica Zurigo città / Losanna città e quella periferia zurighese / periferia vaudese. Provvidenzialmente, HarmoS ha ricevuto preziose risorse economiche dal Dipartimento di Medicina Forense presso il Centro Ospedaliero Universitario Vaudese (CHUV). questo ha favorito l’estensione quantitativa e qualitativa delle Ricerche.

 

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2. L’evoluzione delle violenze giovanili nelle città di Losanna e di Zurigo.

2.1 Zurigo

Nel 1999, il Gruppo criminologico di WETZELS & ENZMANN & MECKLENBURG & PFEIFFER (2001) ha iniziato la prima raccolta di dati statistici sulla città di Zurigo, nell’ambito di uno Studio germanofono comparato sulle città europee avviato dall’Istituto di Criminologia di Basse-Saxe (KFN). Nelle Ricerche successive del 2007 e del 2014, la mappatura è stata estesa a quasi tutte le città ed i comuni rurali dell’intero Canton Zurigo, mentre, nel contesto del KFN, il Censimento era riservato alla capitale cantonale e non anche alle periferie. Tanto nel 1999 quanto nel 2007 e nel 2014, gli scolari dai 14 ai 19 anni oggetto delle rilevazioni statistiche appartengono a scuole pubbliche. Purtroppo, è stato preventivamente escluso un 8 / 10 % circa di studenti di Istituti privati ed un 2 % di allievi diversamente abili o con problemi di apprendimento. Tale esclusione ha suscitato aspre polemiche all’interno stesso del Gruppo guidato da RIBEAUD (ibidem). In totale, non soltanto nel 1999 ma anche nel 2007 e nel 2014, sono stati monitorati 12.000 giovani, il 22-25 % dei quali prossimo al diploma superiore, il 38-40 % del triennio superiore ed il 35-38 % del biennio iniziale.

Il campione-prova zurighese comprende 1.000 scolari residenti nella città di Zurigo e 2.500 provenienti dalle compagne non industrializzate o agricole. Più del 90 % dei giovani censiti ha collaborato con impegno e senso di collaborazione. In totale, i censiti sono stati suddivisi in 44 sotto-gruppi a seconda dell’età e del tipo di Istituto frequentato.

Gli scolari censiti a Zurigo hanno ricevuto i questionari da compilare poche settimane prima della fine dell’anno scolastico ed i Docenti hanno acconsentito, segnalando eventuali impedimenti o anomalie. Nel caso degli studenti minorenni, i genitori sono stati avvertiti in modo tale da poter eventualmente impedire alla figliolanza di partecipare alla raccolta statistica. Ogni serie di risposte è stata distribuita in forma anonima ed in maniera tale da evitare ogni condizionamento da parte dei Professori e/o da parte dei coetanei presenti in classe. I ragazzi avevano 90 minuti per rispondere. Era, inoltre, possibile omettere in parte o in tutto la compilazione dei questionari. Ognimmodo, il tasso di partecipazione oscillava tra l’88 ed il 91 % e non vi sono stati fondati motivi per dubitare circa la sincerità degli inchiestati, anche se, in effetti, nella formazione del campione-prova, i residenti a Zurigo città sono sovra-rappresentati rispetto agli allievi provenienti dalle periferie rurali o semi-rurali.

Ogni studente è stato chiamato a riempire un fascicolo di 32 pagine, così come inizialmente previsto nel felice e fruttuoso esperimento germanofono di WETZELS & ENZMANN & MECKLENBURG & PFEIFFER (2001). A parte alcune lievi modifiche, nel 1999, nel 2007 e nel 2014 non sono mai state sostituite le domande in tema di reati violenti, bullismo scolastico e delinquenza auto-riferita anonimamente. Tale triplice simmetria costante, dal 1999 al 2014, rende altamente attendibili i dati raccolti, come voluto da RIBEAUD (2015). L’unico elemento di innovazione inevitabile è stato l’inserimento, nel 2007 e nel 2014, delle domande sul cyber-bullismo e sull’aggressività dei / tra fidanzati.

 

2.2 Losanna

Il primo sondaggio in Canton de Vaud è stato, nel 2002, quello riguardante i Distretti di Echallens, Vevey e Morges. Sorprendentemente, questo Censimento ha rivelato che gli adolescenti vaudesi erano e sono entrati spesso in dinamiche di violenza o di aggressività che rendevano insicura e, a volte, persino pericolosa la vita all’interno degli ambienti scolastici. Sicché, grazie all’Istituto di Criminologia e Diritto Penale dell’Università di Losanna, è stata avviata una mappatura scientifica inerente le devianze anti-normative giovanili degli ultra-13enni in Canton del Vaud. Nel 2003, hanno partecipato al Censimento criminologico 13 scuole del Distretto di Echallens, Vevey / Montreux e Morges, cui, nel 2004 e nel 2005, si sono aggiunti gli Istituti Scolastici di Losanna e poi quelli della Regione di Yverdon, sino a coinvolgere, infine, l’intero Canton de Vaud. I menzionati Censimenti francofoni sono stati allestiti e diretti da KILLIAS & LUCIA & VILLETTAZ (2004) nonché da LUCIA (2009). La metodica scientifica utilizzata in questi Studi del 2003, del 2004 e del 2005 è adattata ai criteri di elaborazione dei dati impiegati in JUNGER-TAS & TERLOUW & KLEIN (1994) nonché in KILLIAS & VILLETTAZ & RABASA (1994). Quando le Ricerche del 2003, del 2004 e del 2005 si sono rivelate insufficienti, si è deciso di estendere la mappatura HarmoS alla città di Losanna, così come, pochi anni prima, era stato fatto a Zurigo. Dopodiché, nel 2014, HarmoS ha consentito una comparazione precisa e dettagliata non solo tra Losanna città e Zurigo città, ma anche tra le periferie del Canton de Vaud e quelle del Canton Zurigo.

Anche in Canton de Vaud, HarmoS si è limitato alla mappatura delle Scuole pubbliche, tralasciando volutamente un insignificante 5 % di Scuole private. In totale, gli allievi interrogati, nel 2004, sono stati 1.200, suddivisi in 3 fasce anagrafiche dai 13 ai 19 anni d’età. Nel 2014, la cifra degli inchiestati è salita a 7.500, 1.100 dei quali iscritti ad Istituti Superiori di Losanna città. Gli studenti sono stai poi ripartiti in 8 Regioni scolastiche per un insieme di 24 sotto-gruppi. E’stato utilizzato un metodo d’analisi computerizzato (CAWI, Computer Assisted Web Interview), già in uso in LUCIA & HERRMANN & KILLIAS (2007).

 

3. L’evoluzione della violenza fisica giovanile a Losanna e Zurigo.

Dal 1999 al 2014, HarmoS ha analizzato, in forma comparativa, l’evoluzione della violenza giovanile nelle città di Losanna e Zurigo. Dal punto di vista dell’auto-percezione delle Parti Lese, le condotte oggetto di Studio sono state le lesioni personali, le violenze cc.dd. << strumentali >> (rapina ed estorsione) e, infine, gli stupri e/o le molestie alle donne. A Zurigo, per quanto riguarda le rapine e le estorsioni giovanili, si è assistito ad un positivo e notevole calo. Infatti, si è passati dal 16,5 % del 1999 all’inferiore 15,6 % del 2007, per giungere ad un apprezzabile 10,2 % nel 2014. Parimenti, nella città di Losanna, è stata registrata una diminuzione delle violenze strumentali pari a – 40 % tra il 2004 ed il 2014, vale a dire dal 14,1 % del 2004 all’insignificante 8,5 % del 2014.

Analogamente, nelle due metropoli in parola, sono via via calate le Parti Lese con attinenza al reato di lesioni personali. A Zurigo, si è verificato un – 22 % tra il 1999 ed il 2014, ossia, nello specifico, – 19 % nel periodo 1999-2007 e – 15 % nel periodo 2007-2014. A Losanna, le lesioni personali hanno inciso per un – 28 % dal 2004 al 2014, con un – 13 % nel 2004 ed un – 10 % nel 2014. V’è, tuttavia, da rimarcare una piccola discrasia tecnico-statistica tra le due città analizzate, in tanto in quanto il Censimento zurighese distingue le lesioni personali a mano armata da quelle senza armi, mentre, nel caso di Losanna, i Ricercatori di HarmoS non hanno, purtroppo, approfondito il particolare dell’uso di coltelli, bastoni, tirapugni o altri oggetti fisicamente offensivi. Ognimmodo, i dati raccolti rimangono pur sempre attendibili anche per Losanna.

Infine, gli stupri e/o le molestie intime ed i palpeggiamenti in danno di donne sono passati, a Losanna, dal 5,1 % nel 2004 al 5,5 % nel 2014 e, a Zurigo, dal 5,3 % nel 2007 al 3,9 % nel 2014. Trattasi di dati concretamente insignificanti, tranne in una prospettiva di lungo periodo, con un netto e positivo – 50 % nei 16 anni tra il 1999 ed il 2014.

Dal punto di vista dei soggetti agenti, è stato chiesto di quali reati si fossero resi responsabili i giovani vaudesi e zurighesi nel corso dei 12 mesi precedenti a ciascuna delle Statistiche HarmoS. Come intuibile, le risposte sono state elaborate in forma del tutto anonima, per evitare remore, timori, condizionamenti e reticenze e le notitiae criminis non sono mai state riferite alla PG ed all’AG. Inoltre, il limite dei 12 mesi pregressi a ciascun Censimento rende difficile la costruzione di un’affidabile prospettiva di lungo periodo. In ogni caso, le auto-denunzie hanno riguardato, tanto a Zurigo quanto a Losanna, i delitti di lesione personale, molestie, minacce a mano armata, rapina ed estorsione. La sommatoria di tali cinque reati consiste in una percentuale complessiva denominata << violenza totale >>. In realtà, comunque, la cifra complessiva è data dalle lesioni personali e dalle molestie, giacché gli individui dai 13 ai 19 anni d’età zurighesi e vaudesi non si rendono quasi mai protagonisti di crimini come la minaccia a mano armata, la rapina e l’estorsione, tranne per uno scarso ed ignorabile 3 %.

A Losanna, i rei di lesioni personali e molestie sono diminuiti del 59 % in valore assoluto dal 2004 al 2014, ovverosia dal 18 % al 7 %. Altrettanto vigoroso è stato, a Zurigo, il calo del 48 % dal 1999 al 2007, ovverosia dal 18 % al 9 %. Queste due diminuzioni del 59 % e del 48 % in valore assoluto risultano ancor più marcate se, alle lesioni ed alle molestie, si aggiungono le minacce a mano armata, le rapine e le altrettanto rare estorsioni (- 57 % a Losanna e – 64 % a Zurigo). Anzi, le estorsioni dei giovani o tra giovani sono pressoché non misurabili (1 % o meno).

Comparativamente e complessivamente, la delittuosità giovanile violenta a Zurigo e Losanna, dal 1999 al 2014, è diminuita, soprattutto dall’attendibile punto di vista delle Parti Lese, ma anche a livello di auto-dichiarazione anonima. Secondo RIBEAUD (2015), non sussistono differenze abissali tra la percezione soggettiva dei minori danneggiati e quella dei rei confessi, pur se, sotto il profilo emotivo, la Parte Lesa tende ad utilizzare criteri ermeneutici diversi da quelli impiegati da un reo auto-denunziante / auto-dichiarante. In buona sostanza, i delitti giovanili violenti paiono verosimilmente in calo, tra il 2004 ed il 2014, del 50 % a Losanna e, tra il 2007 ed il 2014, sempre del 50 % anche a Zurigo. Tuttavia, rimane il difetto di non possedere una Statistica, dal 1999 al 2014, afferente alle periferie rurali, pur se Losanna e Zurigo rappresentano discretamente bene l’intero tessuto sociale della Confederazione. L’unico reato a-tipico e bisognoso di ulteriori approfondimenti è quello della violenza intima sulle donne, che auto-percepiscono molestie e/o palpeggiamenti in misura qualitativamente diversa, come è normale, a seconda dello specifico contesto relazionale.

 

4. Comportamenti giovanili border-line e cannabis a Losanna e Zurigo.

HarmoS ha rilevato l’incidenza statistica dei delitti giovanili contro il patrimonio, ovverosia furto di denaro in casa, furto di oggetti nelle Scuole e furto di biciclette, motorini ed automobili. Altrettanto degni di menzione sono i danni alla proprietà privata, come graffiti, vandalismo e, in modo particolare, rottura dolosa di vetri, cassonetti e sedie nei mezzi di trasporto pubblico. Una prima osservazione importante è che sussiste un’analogia profonda tra Losanna e Zurigo in tema di furti e danneggiamenti agiti da adolescenti dai 13/14 anni d’età ai 19. In ogni caso, conforta sapere che, dal 1999 al 2014, i beni materiali privati e pubblici sono stati lesi sempre meno con il passare degli anni, il che sta ad indicare un’evoluzione positiva del senso civico e dell’educazione alla tutela dei beni comuni e privati. Nella città di Losanna, il vandalismo ha inciso per il 34 % nel 2004 e, successivamente, per il 23 % nel 2007, con un forte calo pari a – 32 %. Analogamente, a Zurigo, si è registrato un – 26 % in valore assoluto, sostanziatosi in un 45 % nel 1999, per poi passare al 37 % nel 2007 e, infine, al 28 % nel 2014. Tali osservazioni sono confermate dal tasso dei graffiti e del danneggiamento a Losanna, dal 34 % al 23 % tra il 2007 ed il 2014 e, a Zurigo, dal 20 % al 38 % e poi al 12 % tra il 1999 ed il 2014.

Assai interessante è la Statistica afferente al consumo giovanile di sostanze semi-lecite o illecite come il tabacco, la cannabis e le bevande alcooliche vietate ai minorenni. Pure in questo caso, la situazione è decisamente migliorata, soprattutto a Losanna, ove l’abuso minorile di alcoolici ha segnato un – 61 % (dal 18 % del 2004 al 7 % nel 2014). Sempre a Losanna, i fumatori di canapa infra-20enni sono scesi dal 9 % al 5 % (- 46 %). A ciò si aggiunga un – 24 % dei ragazzi tabagisti, passati dal 18 % del 2004 al 14 % del 2014. A Zurigo, il consumo adolescenziale di sigarette è sceso dal 27 % nel 1999 al 16 % nel 2014. Similmente, i casi di ebbrezza, molesta e non, sono diminuiti, nello zurighese, dal 13 % del 2007 al 10 % del 2014, con l’eccezione di un pericoloso innalzamento nei 9 anni dal 1999 al 2007. Egualmente scarso è il calo, sempre a Zurigo, dell’uso di cannabis, passato dal 7 % al 9 % dal 2007 al 2014. La marjuana e l’haschisch, dunque, costituiscono una vera e propria piaga caratteristica della popolazione giovanile dai 13 ai 19 anni d’età. Viceversa, l’utilizzo delle droghe cc.dd. << dure >> pare meno frequente (RIBEAUD 2015 nonché MARMET & ARCHIMI & WINDLIN & DELGRANDE & JORDAN 2015). A Losanna, l’uso tossicovoluttuario delle bevande alcooliche unite alla canapa fumata incide meno che non a Zurigo, ma si tratta di una cifra inferiore molto lieve, in tanto in quanto la situazione è pressoché analoga se si compara la Svizzera francofona con quella germanofona. Senza dubbio, la situazione è migliorata nell’ambito del vandalismo, del danneggiamento e del consumo di stupefacenti, tranne nel caso della cannabis, troppo diffusa e non sufficientemente sanzionata.

 

5. Il contesto criminologico della violenza giovanile fisica o strumentale a Losanna e Zurigo

Tranne nel caso a-tipico ed estremamente complesso della libidine violenta contro le donne, RIBEAUD (2015) ha sottolineato che la violenza giovanile fisica, la rapina e le violenze private sono diminuite, a Losanna e a Zurigo, grazie soprattutto a cambiamenti dell’intero tessuto sociale, giacché la contestualizzazione collettiva del crimine è indispensabile entro un’ottica sociologica di lungo periodo. RIBEAUD (2013) sostiene che << l’aumento della violenza, secondo le statistiche di Polizia dal 1999 al 2007, riflette molto bene una delocalizzazione degli atti violenti verso lo spazio pubblico >>. Purtroppo, pochi Dottrinari, in ambito statistico, distinguono tra lo spazio pubblico (vie, piazze e parchi), quello privato e quello scolastico. A Zurigo, negli spazi pubblici, compresi gli stadi ed i locali all’aperto, le violenze fisiche, dal 1999 al 2007, sono aumentate del 17 %. Invece, a Losanna, dal 2004 al 2014, le lesioni personali in strada e nelle piazze sono scese dal 65 % al 39 %, per un totale di – 39 %. Stranamente, tra il 2007 ed il 2014, anche a Zurigo si è assistito ad un calo analogo del 33 %, che contraddice, dunque, il sopracitato aumento del periodo 1999-2007. Altrettanto ambigui ed altalenanti sono i dati relativi alle aggressioni negli spazi privati ed in quelli scolastici. Molto probabilmente, gli spazi pubblici disinibiscono gli infra-20enni, che sono assai meno violenti nei luoghi non adibiti a raduni collettivi.

Altrettanto sorprendente, a Zurigo, è la rarefazione delle rapine e delle violenze private tra coetanei negli spazi pubblici tra il 2007 ed il 2014, con un passaggio dal 76 % al 61 %, dunque con un notevole – 20 %, da paragonare ad un – 55 % nelle vie e nelle piazze di Losanna, città che, comunque, è afflitta da numerosi atti giovanili violenti consumati all’interno degli edifici scolastici. RIBEAUD (2013; 2015) sostiene che, dal 1999, sono aumentati, a Zurigo e Losanna, i gruppi giovanili motivati da odio etnico e razziale, mentre è diminuita la violenza fisica tra privati. Il vero problema è che la << legge del branco >> si esprime nelle aggressioni nei luoghi pubblici, mentre le dimore familiari generano maggiore rispetto ed auto-controllo.

 

6. I fattori di rischio.

HarmoS ha analizzato la criminogenesi dal punto di vista dei fattori individuali, dei fattori legati al contesto socio-strutturale, dei fattori scolastici e dei basilari fattori legati al tempo libero. Malaugurevolmente, a partire dal 2004, i Docenti ed i relativi Collaboratori hanno espunto dai questionari distribuiti i fattori diseducativi connessi al clima familiare. Nei Censimenti qui analizzati, l’analisi del rischio, a Losanna e Zurigo, è stata necessariamente limitata ad alcuni ambiti della delittuosità, quali le lesioni personali, la minaccia a mano armata, la rapina, la violenza privata e le molestie gravi. Un’altra caratteristica da non sottovalutare è la differenza tra devianze maschili e devianze femminili. P.e, come intuibile, il consumo eccessivo di bevande alcooliche riguarda i giovani maschi e più raramente i soggetti femmina dai 13 ai 19 anni d’età. Un terzo fattore di rischio degno di menzione, almeno durante l’adolescenza, è il clima vissuto all’interno delle classi scolastiche.

Senza dubbio, tanto a Losanna quanto a Zurigo, i due condizionamenti criminogeni principali sono l’eventuale uso di stupefacenti ed il tipo di attività svolte nella fine settimana. In effetti, a livello meta-geografico, una serata sedentaria in periferia o nella propria dimora abituale provoca una minore esposizione alla devianza in confronto alla ben più pericolosa frequentazione notturna di una discoteca. Il ragazzo che frequenta luoghi ambigui avrà anche una maggiore propensione alla violenza etero-lesiva. Del pari, i contatti con coetanei che inducono all’uso di sostanze illecite recherà a condotte aggressive in danno di cose o persone. Sorprendentemente, a Zurigo e a Losanna, tra il 2004 ed il 2014, il contesto sociale, la precarietà abitativa, il reddito familiare e l’assenteismo scolastico, con buona pace di Lombroso e dei neo-lombrosiani, non incidono sul tasso qualitativo e quantitativo della criminalità giovanile. Viceversa, il fattore del genere dei divertimenti incide molto sul rischio di entrare all’interno di dinamiche e gruppi anti-normativi. Nel 2004, è stato censito che i ragazzi maschi di Losanna sono meno violenti di quelli di Zurigo, mentre le ragazze losannesi tendono all’aggressività maggiormente in confronto alle coetanee zurighesi. Inoltre, a Losanna, le infrazione anti-giuridiche sono molto più precoci (13 / 14 anni). A Zurigo, l’impulsività, il gusto del rischio e l’egocentrismo predominano nei gruppi adolescenziali. In entrambe le città, ognimmodo, non esiste il mito fuorviante del maschio mediterraneo forzuto e giustiziere. Al contrario di quanto predicato dalle ideologie populistiche, i figli di famiglie immigrate non presentano tratti anti-sociali più gravi rispetto agli autoctoni. All’opposto, una pessima relazione con i Professori e una classe scolastica disagevole accrescono il rischio di comportamenti border-line. Ma, a prescindere dal resto, il vero problema centrale e grave rimane il consumo della cannabis, soprattutto presso i giovani zurighesi.

 

 

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Dott. Andrea Baiguera Altieri

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