Patteggiamento: l’individuazione e la qualificazione giuridica del fatto non possono essere oggetto di gravame

Scarica PDF Stampa Allegati

In tema di patteggiamento, l’individuazione e la qualificazione giuridica del fatto, per come risultanti dall’atto di accusa, dall’accordo delle parti e dalla valutazione del primo giudice, in mancanza di impugnazione sul punto, rimangono coperte da giudicato interno parziale.

Volume consigliato per approfondire: Formulario Annotato del Processo Penale dopo la Riforma Cartabia

Corte di Cassazione-sez. VI pen.- sent. n. 47164 del 31-10-2023

sentenza-commentata-n.-47164-del-2023.pdf 112 KB

Iscriviti alla newsletter per poter scaricare gli allegati

Grazie per esserti iscritto alla newsletter. Ora puoi scaricare il tuo contenuto.

Indice

1. La questione

Il Giudice monocratico del dibattimento del Tribunale di Venezia applicava, su richiesta delle parti, all’imputato la pena di mesi quattro di reclusione ed euro 1.000 di multa in relazione al delitto di cui agli artt. 81 cod. pen. e 73, comma 5, del d.P.R. n. 309 del 1990.
Ciò posto, avverso questo provvedimento la difesa dell’accusato proponeva ricorso per Cassazione, deducendo l’omessa motivazione in relazione alla disposta confisca del denaro, non riconducibile, a suo avviso, all’illecita attività di spaccio, ma derivante da regolare e documentata attività lavorativa.

Potrebbero interessarti anche:

2. La soluzione adottata dalla Cassazione: nel patteggiamento, la qualificazione e l’individuazione del fatto giuridico non possono costituire oggetto di gravame


La Suprema Corte riteneva il ricorso summenzionato manifestatamente infondato sulla scorta di quell’orientamento nomofilattico secondo cui, «in tema di patteggiamento, l’individuazione e la qualificazione giuridica del fatto, per come risultanti dall’atto di accusa, dall’accordo delle parti e dalla valutazione del primo giudice, in mancanza di impugnazione sul punto, rimangono coperte da giudicato interno parziale» (Sez. 3, n. 38296 del 03/06/2014).
Pertanto, per il Supremo Consesso, la qualificazione della somma di denaro sequestrata – così come cristallizzata nell’imputazione – non era suscettibile di rivisitazione e le deduzioni del ricorrente, che avrebbero voluto ricondurre tale somma ad una provenienza lecita, risultavano essere per tale motivo inammissibili.

3. Conclusioni


La decisione in esame desta un certo interesse essendo ivi chiarito che l’individuazione e la qualificazione giuridica del fatto definiti con il patteggiamento non possono essere oggetto di gravame.
Si afferma difatti in tale pronuncia, sulla base di un pregresso indirizzo interpretativo, che, in tema di patteggiamento, l’individuazione e la qualificazione giuridica del fatto, per come risultanti dall’atto di accusa, dall’accordo delle parti e dalla valutazione del primo giudice, in mancanza di impugnazione sul punto, rimangono coperte da giudicato interno parziale.
E’ dunque consigliabile, perlomeno alla luce di tale approdo ermeneutico, proporre una apposita impugnazione con cui dolersi dell’individuazione e della qualificazione giuridica del fatto, per come risultanti dall’atto di accusa, dall’accordo delle parti e dalla valutazione del primo giudice, in riferimento ad una sentenza con cui sia definito il giudizio di merito tramite l’applicazione della pena su richiesta delle parti, pena il formarsi del giudicato interno parziale sul punto.
Ad ogni modo, il giudizio in ordine a quanto statuito in codesto provvedimento, proprio perché contribuisce a fare chiarezza su siffatta tematica procedurale sotto il versante giurisprudenziale, non può che essere che positivo.

Volume consigliato

FORMATO CARTACEO

Formulario Annotato del Processo Penale

Il presente formulario, aggiornato al D.Lgs. 19 marzo 2024, n. 31 (cd. correttivo Cartabia), rappresenta un valido strumento operativo di ausilio per l’Avvocato penalista, oltre che per i Giudici di pace o per gli aspiranti Avvocati, mettendo a loro disposizione tutti gli schemi degli atti difensivi contemplati dal codice di procedura penale, contestualizzati con il relativo quadro normativo di riferimento e corredati dalle più significative pronunce della Corte di Cassazione, oltre che dai più opportuni suggerimenti per una loro migliore redazione.La struttura del volume, divisa per sezioni seguendo sostanzialmente l’impianto del codice di procedura penale, consente la rapida individuazione degli atti correlati alle diverse fasi processuali: Giurisdizione e competenza – Giudice – Pubblico ministero – Parte civile – Responsabile civile – Civilmente obbligato – Persona offesa – Enti e associazioni – Difensore – Gli atti – Le notificazioni – Le prove – Misure cautelari personali – Riparazione per ingiusta detenzione – Misure cautelari reali – Arresto in flagranza e fermo – Indagini difensive e investigazioni difensive – Incidente probatorio – Chiusura delle indagini – Udienza preliminare – Procedimenti speciali – Giudizio – Procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica – Appello – Ricorso per cassazione – Revisione – Riparazione per errore giudiziario – Esecuzione – Rapporti giurisdizionali con le autorità straniere.Specifiche sezioni, infine, sono state dedicate al Patrocinio a spese dello stato, alle Misure cautelari nei confronti degli enti (D.Lgs. n. 231 del 2001) ed al Processo penale davanti al Giudice di pace (D.Lgs. n. 274 del 2000).L’opera è corredata da un’utilissima appendice, contenente schemi riepilogativi e riferimenti normativi in grado di rendere maggiormente agevole l’attività del legale.Valerio de GioiaConsigliere della Corte di Appello di Roma.Paolo Emilio De SimoneMagistrato presso il Tribunale di Roma.

Valerio De Gioia, Paolo Emilio De Simone | Maggioli Editore 2024

Avv. Di Tullio D’Elisiis Antonio

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento