Pubblicato il decreto di attuazione delle direttive sulla patente di guida europea (D.Lgs. 59/2011)

Redazione 02/05/11
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È stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 99 il decreto legislativo 18 aprile 2011, n. 59 recante attuazione delle direttive 2006/126/CE e 2009/113/CE concernenti la patente di guida. Gran parte delle nuove disposizioni saranno applicabili dal 19 gennaio 2013; quelle immediatamente operative sono indicate nell’art. 28, tra le quali spicca l’obbligo di adottare un modello uniforme di patente, unico per tutti gli Stati membri dell’Unione.Il provvedimento opera su diversi livelli: recepisce integralmente le norme europee in materia di patenti, procede all’armonizzazione delle disposizioni del codice della strada sia con quelle europee in materia di circolazione con patente di guida rilasciata da uno Stato dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo, sia con quelle in materia di circolazione con patente di guida rilasciata da uno Stato extra-comunitario ed effettua interventi di coordinamento con le altre disposizioni codicistiche.Particolarmente rilevante è l’aggiunta della nuova patente di categoria AM valida per la guida di ciclomotori e minicar (con cilindrata inferiore a 45 KW) e che progressivamente sostituirà il certificato di idoneità alla guida; uniformata anche (art. 21, co. 1, D.Lgs. 59/2011, che sostituisce l’art. 219bis codice della strada) la disciplina in materia di ritiro, sospensione o revoca del certificato di idoneità alla guida, che, in seguito all’introduzione della nuova patente AM, è assorbita dalle norme riferite alle altre categorie di patenti.Meritano di essere citati anche gli articoli 15-17 del decreto. Il primo sostituisce l’art. 135 codice della strada e regola la circolazione con patenti di guida rilasciate da Stati non appartenenti all’Unione europea o allo Spazio economico europeo; ai titolari di tali patenti è consentito circolare nel territorio nazionale a condizione che non siano residenti in Italia da oltre un anno. L’articolo 16, invece, disciplina la conversione di patenti rilasciate da Stati non appartenenti all’Unione europea o alla Spazio economico europeo (che può essere richiesta, a condizione di reciprocità, se prevista da intese bilaterali), mentre il successivo articolo 17 stabilisce che le patenti rilasciate da Stati dell’Unione europea o appartenenti allo Spazio economico europeo siano equiparate di diritto alla patenti italiane.

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