Programma di Studio sul Diritto Internazionale e Comparato.

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Il mondo della professione legale allarga i propri orizzonti di giorno in giorno. Le contaminazioni di varie culture giuridiche sono sempre più frequenti. Istituti o esperienze culturali di altri ordinamenti spesso vengono trapiantati in altre società dando vita a ibridazioni uniche ed affascinanti. Basti pensare alla procedura penale Italiana che ha introdotto per la prima volta nel continente Europeo il sistema adversarial tipico della cultura statunitense. Lo stesso dicasi per il trust. Fondato per esigenze legate all’use of the land nell’Inghilterra feudale al tempo delle grandi Crociate e dei grandi proprietari terrieri, oggi vede la sua diffusione soprattutto negli ordinamenti di civil law. La separazione dell’ownership e la destinazione della funzione del residual estate alle volontà del settlor nelle mani di un terzo amministratore hanno esteso la sua utilizzabilità in vari settori del diritto e dell’economia (ad es. tipica à la gestione di maggioranze azionarie…). Anche l’Italia ha subito la contaminazione ed importazione di questo e altri modelli giuridici.
 
L’elenco di scambi e innesti di elementi provenienti da varie culture giuridiche è piuttosto esteso. Non bisogna tralasciare gli importanti progetti di armonizzazione e uniformizzazione del diritto che vengono condotti a più riprese in varie parti del mondo. Conseguenza ne è che l’ordinamento Italiano (e non solo, poiché ovviamente il fenomeno colpisce qualunque società) si adatta costantemente a nuove esigenze, prendendo spunto da altri ordinamenti quali ad esempio l’Unione Europea (come noto attraverso Risoluzioni e Direttive) o gli Stati Uniti. Di contro la UE si conforma alle indicazioni e necessità dei propri stati membri (basti pensare alle politiche in settori propri di certe sfere geopolitiche, quali pesca, carbone e acciaio etc.). Similmente si può dire per gli USA che – importatori di cultura per eccellenza – hanno fondato il proprio ordinamento facendo riferimento a differenti matrici giuridiche (principalmente inglesi e francesi) sviluppando poi scuole di pensiero assolutamente uniche.
 
Avere ben presente le istanze del diritto internazionale e comparato ed intuire in quale direzione il magmatico mondo del diritto punta è di fondamentale importanza per il giurista del XXI secolo. Giudici, avvocati, notai e giuristi in genere si confrontano oggigiorno sempre di più con ordinamenti diversi da quelli di appartenenza. In passato il fenomeno era sporadico e di pertinenza di pochi specialisti. Da qualche tempo, con la maggiore facilità di scambi ed esperienze lavorative e di business, gli ordinamenti “altri” sono più familiari. I professionisti del diritto hanno maggiori contatti con l’estero e spesso riescono a gestire con migliore padronanza vicende loro lontane culturalmente e geograficamente.
 
La preparazione del giurista del XXI secolo non può dunque prescindere da una conoscenza delle altre culture giuridiche e dell’ordinamento sopranazionale. A maggior ragione quando una tale visione è fornita non dai nostri studiosi, ma da studiosi di altri ordinamenti che (come i nostri internazionalisti o comparatisti) si pongono nella nostra stessa ottica, ma avendo per presupposto la propria cultura giuridica di appartenenza. E’ una prospettiva unica ed irripetibile.
 
In virtù di quanto detto, alcuni studiosi nordamericani sotto l’egida della St. John’s Law School di New York hanno organizzato il primo Summer Program che si svolgerà a Roma dal 1 al 30 giugno 2007.
 
Il Programma, oltre ad offrire dai 2 ai 4 crediti formativi, si articola in classi di 4 settimane volte allo studio di International Banking, di International Environmental Law, di International Art and Cultural Heritage Law e infine di Comparative Corporate Governance. L’impostazione che ogni docente ha voluto dare al corso è molto all’avanguardia. Per ogni materia ci saranno dibattiti sulle ultime novità normative, di policy e di scuole di pensiero. Il programma non solo è nuovo, ma vuole testimoniare in quale modo la scienza giuridica internazionalistica e quella comparata sono proiettate nel futuro. I temi sono avanzati e gli argomenti trattati sono ancora in fase di decantazione (e di discussione ovviamente).
 
Tutte le classi si svolgeranno presso il Campus della St. John’s di Roma in Via Santa Maria Mediatrice, 24 (nei pressi del Vaticano) e chiaramente, nel rigoroso stile anglosassone, le classi saranno condotte in inglese e tenute secondo il metodo socratico, con particolare attenzione alla interazione tra tutti i partecipanti. Le classi sono volutamente composte da professionisti del diritto provenienti da tutto il mondo, proprio per favorire lo scambio ed un dibattito transnazionale. In aggiunta, il quadro di studi sarà completato da lectures e visite presso i più alti organi ed uffici istituzionali Italiani proprio per favorire l’interazione ed il dialogo con i loro rappresentanti.
 
Ulteriori informazioni dell’iniziativa formativa potranno essere reperite presso il seguente sito http://www.stjohns.edu/law/rome  oppure tramite e-mail a otp@stjohns.edu , sjurome@stjohns.edu oppure chiamando i seguenti numeri +1-718-990-6948 o +1-718-990-6628.
 
Luca Melchionna

Melchionna Luca

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