Professionisti: quali sono le novità previste dal nuovo disegno legge?

Redazione 28/07/16
Scarica PDF Stampa

Il disegno di legge sul lavoro autonomo è stato approvato ieri dalla Commissione Lavoro del Senato e può ora passare all’esame dell’Aula, che inizierà probabilmente dopo l’estate. Il ddl lavoro autonomo propone interessanti novità a sostegno delle libere professioni ad integrazione del Jobs Act e per la promozione del lavoro agile o smart working.

 

Le misure a tutela dei professionisti

L’attuale ddl lavoro autonomo è la sintesi di un disegno di legge governativo e uno parlamentare a prima firma del Presidente della Commissione Lavoro del Senato Maurizio Sacconi. Il testo è stato oggetto di diverse modifiche dall’inizio dell’anno, che hanno portato all’approvazione di numerosi emendamenti. Tra le principali misure previste dal disegno legge c’è la possibilità per professionisti e lavoratori autonomi di avere maggiori garanzie sui tempi e le modalità di pagamento. Il ddl propone infatti l’abusività di qualsiasi clausola nel contratto che preveda un pagamento della prestazione oltre i 60 giorni dalla presentazione della fattura. Similmente, diventerebbe abusivo qualsiasi rifiuto di stipulare il contratto per iscritto. Prevista inoltre la deducibilità del 100% delle spese “per gli oneri sostenuti per la garanzia contro il mancato pagamento delle prestazioni di lavoro autonomo”. Tali misure hanno lo scopo dichiarato di abbattere i costi sostenuti dal professionista.

Sacconi sottolinea inoltre come il ddl voglia introdurre “un principio di sussidiarietà in base al quale il governo potrà individuare funzioni delle pubbliche amministrazioni che le professioni ordinistiche potranno svolgere con maggiore celerità“. Ad essere semplificato sarebbe inoltre anche l’ambito della salute e della sicurezza, con il riconoscimento che gli studi professionali debbano essere trattati come le abitazioni se a queste sono molto simili. Parimenti importante, dichiara ancora Sacconi, è la possibilità per le casse previdenziali dei professionisti di “gestire tutte le prestazioni sociali integrative, anche di tipo assistenziale, come il sostegno al reddito in circostanze straordinarie”.

 

Le novità previste per il lavoro agile

Interessanti anche le misure previste per il lavoro agile o smart working, ovvero quel lavoro che, grazie alle tecnologie, si realizza “per fasi, per cicli, per obiettivi perché il lavoratore dispone di un adeguato ambito di autonomia e di responsabilità dei risultati”. Poiché si prevde che i cambiamenti nel lavoro saranno sempre più veloci e imprevedibili, il ddl prevede che debbano essere le parti del contratto a definire di volta in volta le modalità della prestazione, anche con riguardo al diritto alla formazione e al diritto alla disconnessione in determinate fasce orarie.

Il disegno di legge in discussione si pone dunque come un passo importante nella riforma del lavoro in atto negli ultimi anni, che possa estendere alcune novità fondamentali a tutti i lavoratori autonomi che non godono di un preciso inquadramento di lavoro dipendente.

 

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento