Previdenza complementare dei soggetti fiscalmente a carico: chiarimenti dalla Covip

Redazione 18/11/13
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Biancamaria Consales

La Covip ha fornito chiarimenti in tema di partecipazione carico alla previdenza complementare dei soggetti fiscalmente a carico. Le richieste formulate riguardano, in particolare, la possibilità per i familiari fiscalmente a carico di continuare a usufruire di versamenti effettuati dall’aderente principale, ancorché lo stesso abbia cessato di partecipare al Fondo; di proseguire volontariamente la contribuzione al Fondo in caso di perdita della condizione di fiscalmente a carico e di eventuale nuova occupazione presso un datore di lavoro non associato al Fondo; di richiedere l’anticipazione e il trasferimento della posizione individuale.

Con riferimento alla prima questione, la Commissione ha rilevato che la correlazione tra adesione del lavoratore e adesione del suo familiare a carico, sussistente nella fase iniziale di instaurazione del rapporto, non comporta necessariamente la caducazione dell’iscrizione al Fondo del soggetto fiscalmente a carico ove successivamente venga meno quella dell’iscritto principale, tenuto conto che l’iscrizione del soggetto fiscalmente a carico, una volta attivata, assume una propria e distinta autonomia.

In relazione a tale fattispecie si è, inoltre, ritenuto che, al fine di favorire la gestione stabile e continuativa della posizione accesa a favore del soggetto fiscalmente a carico, vada comunque consentito il mantenimento della posizione individuale dello stesso anche in assenza di contribuzione, ancorché il lavoratore di riferimento cessi di partecipare al fondo.

In tal caso è da considerarsi anche possibile che l’iscritto principale, uscito dal fondo, continui a finanziare la posizione individuale del soggetto fiscalmente a carico, non essendo detta facoltà preclusa da specifiche disposizioni.

L’art. 8, comma 1, del D.Lgs. 252/2005, nel prevedere che, nei confronti dei familiari fiscalmente a carico, il finanziamento della previdenza complementare può essere attuato dai soggetti nei confronti dei quali sono a carico, non contiene, infatti, ulteriori specifiche disposizioni che condizionino la possibilità di contribuzione a favore di tale tipologia di iscritti al permanere della partecipazione del soggetto cui sono a carico.

Riguardo alla seconda questione, inerente alla possibilità di proseguire volontariamente la contribuzione al Fondo in caso di perdita della condizione di soggetto fiscalmente a carico e di eventuale nuova occupazione presso un datore di lavoro non associato al Fondo, si ritiene che siano riconosciute in tale fattispecie diverse opzioni: in primo luogo la facoltà di mantenimento della posizione presso il Fondo, con o senza proseguimento della contribuzione individuale; secondariamente la facoltà di trasferire la posizione alla forma pensionistica a carattere collettivo di riferimento per la nuova attività di lavoro, o in alternativa, se sono decorsi almeno due anni di partecipazione, a una forma pensionistica ad adesione individuale.

Con riferimento, poi, alla terza questione, si ritiene che gli iscritti fiscalmente a carico, in presenza dei requisiti di volta in volta previsti, possano chiedere anticipazioni o esercitare la facoltà di trasferimento della posizione.

Alcune cautele dovranno, però, essere osservate con riferimento alle modalità di esercizio delle citate facoltà da parte dei soggetti fiscalmente a carico minori di età.

 

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