Pensioni: raddoppio della quattordicesima dal 2017

Redazione 27/09/16
Scarica PDF Stampa

Matteo Renzi sigla il “patto della lavagna” e promette ancora l’anticipo pensionistico e il raddoppio delle quattordicesime per il 2017. Ieri sera, 26 settembre, il Premier è infatti intervenuto negli studi della trasmissione televisiva Quinta Colonna, su Rete 4, e ha parlato dei piani del Governo davanti a una lavagna e con tanto di pennarello in mano. Al centro del suo discorso promesse sulle pensioni anticipate e la quattordicesima per le minime.

 

Renzi: “raddoppiamo la quattordicesima per le pensioni minime”

Il Premier si impegna ad arrivare alla soglia dei mille euro per la quattordicesima riservata alle pensioni minime, quelle al di sotto dei 750 euro al mese. In pratica, i pensionati che abbiano almeno 64 anni e percepiscano una pensione molto bassa potranno usufruire dal 2017, se le promesse verranno mantenute, del doppio dei 504 euro previsti per il 2016.

“Alle pensioni minime, a quelli che arrivano fino a 750 euro”, ha spiegato Renzi, “viene data oggi una quattordicesima, circa 40 euro al mese”. A questi pensionati, prosegue il Premier, “raddoppiamo la quattordicesima, in un’unica soluzione”. Circa 80 euro al mese, quindi: un bonus analogo a quello già riservato ai lavoratori.

 

A chi spetta la quattordicesima oggi?

La quattordicesima è una somma aggiuntiva a integrazione della pensione che viene erogata tutti gli anni, solitamente nel mese di luglio. Possono usufruire della quattordicesima tutti i pensionati che abbiano un’età pari o superiore a 64 anni e un reddito non superiore a una volta e mezza il trattamento minimo, che viene ricalcolato ogni anno. Il valore massimo della quattordicesima per il 2016, spettante ai lavoratori con il numero maggiore di anni di contribuzione, è di 504 euro. Dunque, appunto, circa 40 euro al mese.

 

L’anticipo pensionistico si farà?

Il “patto della lavagna” prevede anche la conferma dell’anticipo pensionistico Ape. I lavoratori che non sono potuti andare in pensione a causa della Legge Fornero potranno usufruire dell’anticipo e andare in pensione a 63 anni. “Con Ape uno va via con il 95 per cento dello stipendio”, dichiara Renzi; “per determinate categorie, chi ha parenti disabili da accudire e chi è disoccupato”, prosegue il Premier, “si cerca di fare non il 95 per cento, ma il 99 per cento“.

 

La rottamazione delle cartelle Equitalia

Il Governo starebbe anche pensando a un nuovo sgravio fiscale per il 2017. Se i piani venissero confermati, i contribuenti potrebbero beneficiare della cancellazione degli interessi di mora e delle sanzioni sul pagamento delle imposte dovute. A differenza di quanto stabilito con la Legge di Stabilità del 2014, i contribuenti potrebbero inoltre usufruire dello sgravo anche ricorrendo a una rateizzazione del pagamento di non più di tre anni.

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento