Nuovo Reddito d’Inclusione per le Famiglie: arriva la nuova misura Anti Povertà

Redazione 03/03/17
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La Delega anti povertà, attualmente in fase di discussione, si ripropone di sostituire il recente strumento di previdenza sociale, il Sia, con una misura stabile. In particolare, inizialmente si prevede che il nuovo reddito di inclusione possa essere assegnato alle 400 mila famiglie che attualmente risultano in stato di povertà.

Infatti, come attualmente previsto per il Sia, la misura di sostegno alle famiglie potrà essere assegnata solo in caso di Isee non superiore a 3mila euro. Sembrerebbe, poi, che l’erogazione continua sia subordinata alla partecipazione attiva alle ricerche di occupazione e alle iniziative di formazione e riqualificazione da parte di tutti i componenti della famiglia sostenuta: in considerazione di ciò, qualora uno dei componenti non si attenga al programma di inclusione, farà perdere anche al resto della famiglia il beneficio previdenziale.

Nonostante l’avvio a rilento dell’applicazione del Sia, il Ministro del lavoro Poletti ha chiarito, lo scorso 27 gennaio 2017, le date di scadenza entro cui saranno operative le misure, e in particolare:

  • i nuclei familiari che hanno presentato richiesta di beneficio entro il 31 ottobre 2016 e che sono stati ammessi al Sia devono sottoscrivere il progetto entro il 31 marzo 2017;
  • i nuclei familiari che hanno presentato richiesta di beneficio successivamente al 31 ottobre 2016 e che sono stati ammessi al Sia devono sottoscrivere il progetto entro 60 giorni, dalla fine del bimestre successivo a quello di presentazione della domanda.

 

Sia: che cos’è?

Sicuramente, quindi, per il nuovo Rei verrà preso a modello lo strumento del Sia, di cui a questo proposito sarebbe meglio conoscere le caratteristiche. Per Sostegno di Inclusione Attiva si intende il beneficio economico disponibile per le famiglie in situazione di povertà che abbiano, all’interno del proprio nucleo, un componente disabile, una donna in gravidanza o un figlio minore. Si differenzia da una misura prettamente assistenziale in quanto il suo godimento è garantito solo in caso di osservanza del programma previdenziale riservato al nucleo familiare beneficiario.

Le modalità con cui si può usufruire del Sia sono semplici: infatti, il credito erogato è accreditato su una carta prepagata, con cui gli assegnatari possono acquistare generi alimentari, beni di prima necessità e medicinali, o a pagare le bollette. L’ammontare del credito può variare dagli 80 ai 400 euro mensili per famiglia, a seconda della sua consistenza.

 

Sia: quali sono i requisiti d’accesso?

I requisiti attualmente previsti per ottenere l’erogazione dell’assegno mensile sono i seguenti:

  • il reddito Isee del nucleo familiare non deve superare i 3mila euro all’anno;
  • non bisogna essere proprietari di beni di valore (ad esempio, non devono esserci autoveicoli nuovi acquistati da meno di un anno)
  • tutti i componenti della famiglia devono partecipare a un programma di inclusione attiva, che consisterà ella ricerca di un lavoro e nella formazione e qualificazione personale degli stessi.

 

Programma d’inclusione: in cosa consiste?

Il programma d’inclusione è il progetto che viene fatto firmare ai componenti del nucleo familiare che è risultato idoneo ad ottenere il beneficio, ora del Sia, in futuro del Rei, prima della sua erogazione. In particolare, sottoscrivendo il patto, tutti gli appartenenti alla famiglia si impegnano a rispettare le attività impartite dagli organi di previdenza sociale, al fine di mantenere nel tempo il beneficio economico, fino a quando ovviamente gli stessi ne necessiteranno. La perdita complessiva dell’assegno è la sanzione che verrà irrogata in caso di mancato adempimento delle attività incluse nel programma. Vi riportiamo il loro elenco completo.

  • Presentazione alle convocazioni dei servizi sociali del Comune responsabili del progetto; il preavviso, per le convocazioni, va da un minimo di 24 a un massimo di 72 ore;
  • ricerca attiva del lavoro;
  • adesione a iniziative per il rafforzamento delle competenze nella ricerca attiva di lavoro;
  • adesione a iniziative di carattere formativo o ad altre iniziative di politiche attive o di attivazione;
  • accettazione  delle offerte di lavoro congrue;
  • rispetto della frequenza e l’impegno scolastico;
  • assunzione di comportamenti di prevenzione e cura volti alla tutela della salute.

Redazione

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