Nuovo brevetto europeo: presentata la proposta di regolamentazione della Commissione

Redazione 15/04/11
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Il 13 aprile la Commissione europea ha presentato una proposta per l’adozione di un regolamento europeo volto a disciplinare il regime di concessione del brevetto europeo.Con la nuova regolamentazione europea si prevede uno snellimento delle procedure per la concessione di un brevetto che abbia validità su tutto il territorio degli Stati membri dell’Unione. In particolare non sarà necessaria la traduzione in tutte le lingue dei Paesi aderenti all’iniziativa; in base alla proposta della Commissione la richiesta potrà essere presentata in una qualsiasi delle 23 lingue ufficiali dell’Unione europea anche se essa sarà esaminata, e il brevetto sarà concesso e pubblicato, solo nelle tre lingue di lavoro dell’Ufficio europeo dei brevetti – Ueb (inglese, francese e tedesco). Le stime della Commissione prevedono una riduzione del costo per ottenere un brevetto valido in tutta l’Unione dagli attuali 32.000 euro a 2.500 euro (e la previsione per il futuro è di un’ulteriore riduzione).Il regolamento sarà completato da un altro atto con il quale sarà individuato il sistema giurisdizionale per risolvere le controversie sui brevetti europei, nel rispetto del parere reso dalla Corte di Giustizia, che aveva bocciato la precedente proposta della Commissione.Al progetto non parteciperanno l’Italia e la Spagna, in disaccordo con la decisione di utilizzare come lingue procedurali soltanto l’inglese, il francese o il tedesco. Il mancato accordo con questi due Stati ha indotto gli altri Paesi membri a chiedere di portare avanti la proposta avvalendosi della cosiddetta cooperazione rafforzata; in pratica si tratta di uno strumento, disciplinato dai trattati europei, che consente di avviare determinate iniziative anche in quelle ipotesi in cui non si raggiunge l’unanimità tra gli Stati membri (di recente è stata utilizzata anche per il regolamento in materia di separazione e divorzio).La mancata partecipazione dell’Italia e della Spagna non significa che le aziende di questi due Stati non potranno richiedere il rilascio del brevetto europeo. L’unico onere aggiuntivo sarà quello di richiedere anche il brevetto nazionale applicabile al loro Stato di appartenenza, mentre quello europeo sarà valido nei 25 Stati dell’Unione che aderiscono all’iniziativa.

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