Nasce l’Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale

Redazione 22/05/12
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Anna Costagliola

Nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 16 maggio scorso è stato pubblicato il Regolamento (UE) n. 386/2012 che ha provveduto ad ampliare il campo delle competenze dell’Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno (marchi, disegni e modelli) (UAMI) con una serie di compiti inerenti alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale, tra cui la gestione dell’Osservatorio europeo sulla contraffazione e la pirateria, la cui denominazione viene ora ad essere modificata in Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale. Tale provvedimento si colloca nell’ambito delle azioni volte all’implementazione della strategia adottata dalla Commissione europea sulla creazione di un mercato unico dei diritti di proprietà intellettuale che, da qui al 2014, riformerà diversi ambiti.

Il nuovo regolamento si fonda sulla consapevolezza che il benessere economico dell’Unione si basa sulla creatività e sull’innovazione continue, per cui è indispensabile adottare misure volte a garantirne un’efficace tutela, in modo da assicurare la sua futura prosperità. Peraltro, i diritti di proprietà intellettuale rappresentano una risorsa imprescindibile al fine di garantire a quanti operano nell’ambito dell’innovazione e della ricerca che il loro lavoro venga giustamente tutelato e ricompensato. Va in tale direzione la richiesta di un’azione efficace e immediata per la tutela di questi diritti, coordinata a livello nazionale, europeo e mondiale.

Nel 2009, al fine di rafforzare la tutela dei diritti di proprietà intellettuale nel mercato interno, è nato l’Osservatorio europeo sulla contraffazione e la pirateria, volto a migliorare la qualità delle informazioni e delle statistiche concernenti la contraffazione e la pirateria, a sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti di proprietà intellettuale e a incoraggiare strategie nazionali per la promozione delle migliori prassi e delle tecniche di tutela sia nel settore pubblico che in quello privato. Tale Osservatorio ha finora operato come centro di competenze sprovvisto di personalità giuridica e gestito dai servizi della Commissione, per cui il progetto di far confluire le relative competenze, di recente ampliate, in capo all’Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno si è rivelato da subito necessario e opportuno, in quanto l’Ufficio dispone di una copertura finanziaria e di competenze tali da portare avanti i compiti fino ad oggi attribuiti all’Osservatorio. Oltre a disporre di risorse più abbondanti per far fronte a tali compiti, di certo l’esperienza accumulata dall’Ufficio mediante la collaborazione con gli uffici per la proprietà intellettuale e le organizzazioni di utenti per mobilitare i soggetti interessati, coagulare il consenso e ottenere risultati con metodi professionali ed efficaci dovrebbe recare notevoli vantaggi.

Il trasferimento della gestione dell’Osservatorio direttamente all’UAMI costituisce il logico sviluppo di una già forte collaborazione tra i due organismi, necessaria per aumentare l’efficacia dell’operato dell’Unione europea a tutela dei diritti di marchi, disegni e modelli. Alla individuazione degli ulteriori compiti in capo all’UAMI si accompagna altresì il conferimento di ulteriori responsabilità e la realizzazione di una struttura più sostenibile.

Ai sensi del nuovo regolamento Ue, all’UAMI spettano i seguenti compiti relativi alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale:

a) migliorare la comprensione del valore e dell’effetto delle violazioni di tutti i diritti di proprietà intellettuale riconosciuti dalla direttiva 2004/48/CE;

b) diffondere la conoscenza delle migliori prassi in uso nel settore pubblico e privato a tutela dei diritti di proprietà intellettuale;

c) sensibilizzare i cittadini sull’effetto della violazione dei diritti di proprietà intellettuale;

d) migliorare le competenze di coloro che sono incaricati della tutela dei diritti di proprietà intellettuale;

e) affinare la conoscenza degli strumenti tecnici per prevenire e combattere la contraffazione e la pirateria;

f) migliorare lo scambio on-line tra le autorità degli Stati membri e promuovere la cooperazione con e tra uffici centrali della proprietà industriale degli Stati membri;

g) promuovere la cooperazione internazionale con gli uffici per la proprietà intellettuale nei Paesi terzi, per elaborare strategie e sviluppare tecniche competenze e strumenti per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale.

Si auspica in tal modo che l’Osservatorio, riunito in seno all’Ufficio, diventi un centro di eccellenza per le informazioni e i dati inerenti alle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale, nonché di elaborazione di strategie efficienti nella lotta contro le dette violazioni, beneficiando delle competenze, dell’esperienza e delle risorse dell’Ufficio.

L’esercizio da parte dell’Ufficio dei propri poteri ai sensi del regolamento in oggetto non impedisce agli Stati membri di esercitare le loro competenze. È tuttavia opportuno che l’Ufficio consulti e cooperi con le al altre autorità competenti in materia di tutela della proprietà intellettuale, non solo a livello nazionale, ma anche a livello europeo e, se del caso, internazionale, per creare sinergie con le attività svolte da tali autorità ed evitare la duplicazione degli interventi.

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