Nasce il Comitato interministeriale per la revisione della spesa pubblica

Redazione 10/05/12
Scarica PDF Stampa
Biancamaria Consales
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il D.L. 7 maggio 2012, n. 52, con cui viene istituito il Comitato interministeriale per la revisione della spesa pubblica, presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri, con lo scopo di coordinare l’azione del Governo e le politiche volte all’analisi e al riordino della spesa pubblica. Il Comitato svolge attività di indirizzo e di coordinamento, in particolare, in materia di revisione dei programmi di spesa e dei trasferimenti a imprese, razionalizzazione delle attività e dei servizi offerti, ridimensionamento delle strutture, riduzione delle spese per acquisto di beni e servizi, ottimizzazione dell’uso degli immobili e nelle altre materie individuate dalla direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 maggio 2012.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri può nominare un Commissario straordinario per la razionalizzazione della spesa per acquisti di beni e servizi, al quale spetta il compito di definire il livello di spesa per acquisti di beni e servizi delle amministrazioni pubbliche. Il Commissario svolge anche compiti di supervisione, monitoraggio e coordinamento dell’attività di approvvigionamento di beni e servizi da parte delle pubbliche amministrazioni ed esprime parere sulle iniziative necessarie per rimuovere o prevenire gli eccessi di spesa.
Il provvedimento precisa che tra le amministrazioni pubbliche sono incluse tutte le amministrazioni, autorità, anche indipendenti, organismi, uffici, agenzie o soggetti pubblici comunque denominati e gli enti locali, nonché le società a totale partecipazione pubblica diretta e indiretta e le amministrazioni regionali commissariate per la redazione e l’attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario. Sono, invece, esclusi dall’ambito di applicazione del decreto la Presidenza della Repubblica, il Senato della Repubblica, la Camera dei deputati e la Corte costituzionale.
In merito, poi, ai poteri, il decreto stabilisce che il Commissario ha diritto di corrispondere con tutte le pubbliche amministrazioni e con gli enti di diritto pubblico e di chiedere ad essi, oltre a notizie ed informazioni, la collaborazione per l’adempimento delle sue funzioni. In particolare, il Commissario può chiedere informazioni e documenti alle singole amministrazioni e disporre che vengano svolte, nei confronti delle stesse, ispezioni a cura dell’Ispettorato per la funzione pubblica e del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato.

 

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento