Multe illegittime se l’autovelox non viene revisionato

Redazione 20/10/16
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La multa per eccesso di velocità è illegittima se l’autovelox che rileva la violazione non è sottoposto regolarmente a periodiche revisioni. Se il Comune non riesce a dimostrare la periodica verifica dello strumento, la sanzione può essere annullata. La norma, riconosciuta l’anno scorso dalla Corte Costituzionale, è stata recentemente richiamata per l’annullamento di una multa in una sentenza del Giudice di Pace di Firenze. Ma quando è possibile applicare la normativa?

 

Autovelox: quali multe sono illegittime?

Le multe per eccesso di velocità sono possono ritenersi legittime solo quando l’autovelox usato per determinare l’infrazione è sottoposto a verifiche periodiche che ne attestino regolarmente la funzionalità e la taratura. La verifica, che è valida sia per i rilevatori fissi che per quelli mobili azionati da operatori della Polizia, deve essere eseguita una volta l’anno.

 

È il Comune a dover dimostrare la periodicità dei controlli

Molto importante per gli automobilisti è il fatto che sia il Comune, o in ogni caso l’Ente che ha utilizzato l’autovelox, a dover dimostrare di aver sottoposto gli strumenti ai controlli dovuti. L’automobilista può sollevare il dubbio e farne richiesta al Giudice, e il Comune deve essere in grado di produrre le attestazioni della ditta autorizzata.

A tal proposito, si legge nella sentenza del Giudice di Pace di Firenze di settembre scorso che “il Comune ha allegato il solo certificato di taratura” rilasciato dalla ditta, ma “nessuna prova ha allegato per dimostrare che l’apparecchiatura fosse stata oggetto di verifica periodica”. Tanto è bastato al Giudice per dichiarare l’invalidità di accertamento e verbale.

 

Gli autovelox automatici sono illegittimi in città

Ma l’annullamento della multa per eccesso di velocità da parte del Giudice di Pace si è basato su un’altra norma che è utile conoscere. Gli autovelox, infatti, possono essere utilizzati solo su strade extraurbane o di scorrimento. All’interno della città il loro uso è vietato.

Ebbene, l’autovelox in questione era stato utilizzato all’interno di un viale che secondo il Giudice “non può essere assimilato a strada urbana di scorrimento”. Di conseguenza, anche per questo motivo, la multa è stata annullata.

 

Il diritto di difesa dell’automobilista

Il periodico controllo del funzionamento degli autovelox risponde a un principio molto importante, quello del diritto di difesa del sanzionato.

Come si legge nella sentenza n. 113/2015 della Corte Costituzionale, che ha stabilito la norma del controllo dei dispositivi, il diritto di difesa si fonda sulla presunzione “dell’affidabilità dell’omologazione e della taratura dell’autovelox”. Se tale presunzione viene meno perché non provata da periodiche verifiche di funzionamento, viene meno la tutela degli automobilisti sottoposti ad accertamento.

Sentenza collegata

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