Via libera alla manovra anti-crisi, battezzata decreto salva Italia. Il provvedimento è intervenuto anche sui costi di funzionamento delle Autorità amministrative indipendenti, così diminuendone il numero dei componenti, che passa da 50 a 28. In particolare, ridotto il numero dei componenti:
a) del Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) da 8 a 4, escluso il Presidente;
b) dell’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (AVCP) da 7 a 3, compreso il Presidente;
c) dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas da 5 a 3, compreso il Presidente;
d) dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) da 5 a 3, compreso il Presidente;
e) della Commissione nazionale per la società e la borsa (Consob) da 5 a 3, compreso il Presidente;
f) del Consiglio dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo (ISVAP) da 6 a 3, compreso il Presidente;
g) della Commissione per la vigilanza sui fondi pensione (Covip) da 5 a 3, compreso il Presidente;
h) della Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche da 5 a 3, compreso il Presidente;
i) della Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali da nove a cinque, compreso il Presidente.
L’Agenzia nazionale per la regolazione e la vigilanza in materia di acqua, l’Agenzia per la sicurezza nucleare e l’Agenzia nazionale di regolamentazione del settore postale vengono soppresse e accorpate, le prime due, all’Autorità per l’energia elettrica e il gas e la terza all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
Anche l’Agenzia per il terzo settore, l’Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione, l’Ente nazionale per il microcredito e l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, il cui pPresidente Vincenzo Spadafora era stato nominato dai presidenti di Camera e Senato il 30 novembre, cadrebbero sotto la scure della nuova manovra. Questi enti dovrebbero essere soppressi e le loro funzioni attribuite al Ministero del Lavoro (Agenzia per il terzo settore e Garante per l’infanzia) e al Ministero dello Sviluppo economico le altre due.
Limiti vengono posti anche ai programmi di assunzione. Pertanto, per gli anni 2012 e 2013, le Autorità indipendenti possono procedere, per ciascun anno, ad assunzioni di personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato entro il limite del 20% delle risorse relative alla cessazione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato intervenute nell’anno precedente. In ogni caso il numero delle unità di personale da assumere non può eccedere il 20% delle unità cessate nell’anno precedente. Tale facoltà di assunzione aumenta nella misura del 50% per l’anno 2014 e del 100% a decorrere dall’anno 2015. I risparmi derivanti da tali tagli saranno versati per gli anni 2012, 2013 e 2014, ad apposito capitolo dell’entrata del bilancio dello Stato.
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