Manovra economica (L. 111/2011): modifiche al processo tributario previste per settembre

Redazione 26/07/11
Scarica PDF Stampa
A seguito di un confronto tra le parti sociali sollecitato dalla Presidenza del Consiglio, si prospettano, già a settembre, probabili modifiche alla nuova disciplina della giustizia tributaria introdotta con la manovra correttiva 2011 (D.L. 98/2011 conv. in L. 111/2011). Questa, infatti, con riguardo al settore della giustizia tributaria, ha previsto nuove disposizioni attinenti alle materie della incompatibilità con la qualifica di giudice, del reclamo, della conciliazione preventiva e della chiusura delle liti pendenti.

Particolare scontento di tutte le parti sociali coinvolte dall’iniziativa della Presidenza del Consiglio è poi emerso in relazione al punto della riforma che riguarda l’immediata entrata in vigore del contributo unificato per i procedimenti tributari, in misura differenziata a seconda del valore della controversia.

Ma il punto maggiormente contestato della riforma della giustizia tributaria è quello che concerne l’esclusione dei professionisti dalle commissioni tributarie. Nonostante, infatti, la legge di conversione (L. 111/2011) abbia mitigato in parte le previsioni del D.L. 98/2011, i commercialisti e gli altri professionisti del settore tributario non possono assumere la carica di giudice in commissione.

In particolare, secondo le nuove disposizioni, che recano modifiche alla disciplina in materia di compatibilità di cui all’art. 12 del D.Lgs. 546/1992, non possono rivestire il ruolo di magistrato tributario i consulenti fiscali, chi detiene le scritture contabili e redige i bilanci, ovvero chi svolge attività di consulenza, assistenza o di rappresentanza, a qualsiasi titolo e anche nelle controversie a carattere tributario, di contribuenti singoli o associazioni di contribuenti di società di riscossione dei tributi o di altri enti impositori. Non possono, inoltre, essere nominati componenti delle commissioni tributarie i coniugi, i conviventi, i parenti fino al terzo grado o gli affini di primo grado di coloro che esercitano attività professionale in ambito tributario nella Regione e nelle Province confinanti rispetto a dove ha sede la commissione.

Le critiche delle parti sociali chiamate in causa hanno riguardato anche le altre innovazioni in materia di giustizia tributaria, avendo la legge di conversione del D.L. 98/2011 previsto la conferma delle disposizioni in materia di conciliazione giudiziale per le liti di valore contenuto e la sanatoria delle liti fiscali in cui è parte l’Agenzia delle Entrate.

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento