Manovra economica 2011 (D.L. 98/2011): grandi manovre sul Patto di stabilità

Redazione 12/07/11
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Il Servizio bilancio del Senato: il premio previsto dal d.l. 98 agli enti virtuosi aggrava la situazione degli altri. La Lega al lavoro per modificare le regole. E gli enti a statuto speciale protestano

 

Articolo di Fortunato Laurendi tratto da www.lagazzettadeglientilocali.it

 

Patto di stabilità, grandi manovre. Con qualche chance di modificare le norme introdotte nella manovra correttiva. Le norme della manovra che prevedono l’alleggerimento del Patto di stabilità per regioni ed enti locali virtuosi porteranno presumibilmente ad un “aggravio” per gli altri enti locali, che oltre al sacrificio richiesto dalla manovra (per 9,6 miliardi di euro), dovranno sopperire anche allo sconto previsto per regioni ed enti locali virtuosi, scrivono i tecnici del Servizio bilancio del Senato che in un dossier sul decreto-legge n. 98 del 2011 chiedono chiarimenti in proposito. “Andrebbe chiarito – si legge – se i nuovi obiettivi posti in carico agli enti più virtuosi assicurino comunque i risparmi derivanti dalle regole del patto di stabilità interno. Né la Relazione tecnica né il prospetto riepilogativo degli effetti finanziari sui saldi di finanza pubblica contengono dati in merito. Tale ultimo obiettivo sembra quindi doversi raggiungere, per effetto dell’alleggerimento delle regole nei confronti degli enti più virtuosi, mediante un aggravio degli obiettivi degli enti collocati nelle rimanenti altre tre classi meno virtuose”. Intanto appelli affinché si cerchi un modello di Patto di stabilità diverso da quello attuale giungono dalla presentazione della relazione annuale sul bilancio di Regione Lombardia avvenuta ieri a Milano. Dopo le critiche mosse dagli stessi giudici della Corte anche l’Assessore regionale al bilancio, Romano Colozzi, sottolinea la necessità di nuove regole. “Il Patto di stabilità vigente – sottolinea Colozzi nella sua relazione – mortifica le capacita’ di spesa degli enti virtuosi”. Poi a margine della presentazione ha aggiunto: “Vanno rivisti i criteri dei tetti, bisogna entrare nel merito delle voci di spesa, perché non è possibile che venga considerato non virtuoso un comune che spende, magari per investimenti, al pari di un comune che spende la stessa cifra ma magari per costi di burocrazia”. Parole che trovano anche a Roma una eco incoraggiante. “Noi cercheremo di migliorare il testo proposto dal governo avendo l’obiettivo di tenere i saldi invariati, ovvero i conti in ordine, ma andando verso le richieste di Pontida, prima tra tutti un’attenzione alle pensioni e ai conti dei comuni in ordine al patto di stabilità”, ha detto il capogruppo della Lega Nord Marco Reguzzoni a Volandia (Vizzola Ticino) in riferimento al tavolo sulla manovra dei leghisti. “Non voglio anticipare niente perché sono in corso dei lavori approfonditi” ha aggiunto Reguzzoni. “Stiamo lavorando per migliorare la manovra economica ma con l’obiettivo di mantenere i conti in ordine e di evitare al nostro Paese ulteriori tensioni sui mercati internazionali” ha concluso. Nel frattempo il leader della Lega, Umberto Bossi, spera di concludere l’iter principale della manovra correttiva in settimana, come ha confermato a margine di una visita al cantiere di Alenia Aeronautica per la costruzione dell’aereo militare F35. “Io vado domani (oggi, ndr) a Roma, ci sono i sindaci – ha detto il ministro delle Riforme – per proporre degli emendamenti. Voglio essere là anche io e vedere cosa si può fare. Abbiamo un po’ di idee”. Va ricordato che stasera scade il termine per gli emendamenti in Commissione del Senato, domani è previsto l’inizio della fase di voto in Commissione e il testo dovrebbe approdare in aula a Palazzo Madama dalla settimana prossima. L’attenzione verso le decisioni che saranno assunte in tema di Patto sembra spasmodica. Anche perché adesso anche gli enti a statuto speciale scendono in campo. “Sappiamo che l’indebitamento dello Stato italiano è serio ma non possiamo pagare due volte. Gli obblighi di solidarietà nazionale per compartecipare alla riduzione del debito pubblico sono stati rispettati con l’Accordo di Milano. Non è accettabile che il Governo usi ora anche il Patto di stabilità per penalizzare ulteriormente il bilancio provinciale”, ha affermato il presidente della provincia autonoma di Bolzano Luis Durnwalder al termine dell’incontro col governatore del Trentino, Lorenzo Dellai, nel corso del quale è stato trattato anche il tema della manovra finanziaria. Durnwalder e Dellai chiedono che il vincolo di spesa resti fissato in modo proporzionale rispetto al volume del bilancio di ciascuna Regione e Provincia autonoma e non, come prospetta la manovra finanziaria del Governo, raddoppiando l’impegno per le autonomie speciali. “Abbiamo sempre gestito con equilibrio il nostro bilancio e con i mezzi finanziari bloccati dal patto non potremmo ridurre alcun debito, per il semplice fatto che la Provincia di Bolzano non ne ha – ha proseguito Durnwalder -. Anziché battere due volte cassa con noi, lo Stato farebbe bene stipulare simili accordi con tutte le altre Regioni a statuto speciale”.

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