Legge di stabilità: nuova spending review per la p.a.

Redazione 10/10/12
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Stoppato il rinnovo ai contratti del pubblico impiego, espunta l’indennità di vacanza contrattuale con decorrenza 2014. Limiti all’acquisto o all’affitto di nuovi immobili e all’acquisto o al leasing di autovetture

 

Francesco Maltoni (tratto da www.lagazzettadeglientilocali.it)

 

A notte fonda è arrivato il d.d.l. di stabilità, approvato dal Consiglio dei ministri dopo una riunione fiume nella quale sono stati limati gli aspetti più problematici del testo. Il provvedimento, recita una nota del governo “ rappresenta lo strumento con cui sono disposte le misure necessarie a realizzare gli obiettivi programmatici indicati nei documenti di programmazione di bilancio e finanza pubblica“. Primo obiettivo che dovrebbe essere centrato secondo quanto previsto dalla nuova legge è il pareggio di bilancio in termini strutturali per il 2013. Tra i traguardi che hanno ispirato la nuova “manovra”, figura anche la cancellazione dell’aumento dell’Iva di due punti, già scongiurato con la prima spending review – era previsto proprio per questo mese di ottobre – e ora rimandato a luglio 2013, ma di un solo punto percentuale.  Una nuova, importante “dieta” viene indicata per gli enti locali, i dipendenti e le competenze amministrative in capo ai livelli di governo. Sui dipendenti pubblici viene stoppato il rinnovo ai contratti del settore e viene espunta l’indennità di vacanza contrattuale con decorrenza 2014. Amministrazioni fortemente limitate dalla legge di stabilità anche riguardo all’acquisto o all’affitto di nuovi immobili, così come per l’acquisto e il leasing di autovetture.  All’interno del testo è stato inserita anche l’attuazione della direttiva per i pagamenti a trenta giorni da parte della p.a.
L’ammontare della legge di stabilità verrà diluito in un triennio così ripartito: 6,6 miliardi nel 2013, 4,1 nel 2014, 900 milioni nel 2015. Viene inaugurata sulle amministrazioni la nuova fase della spending review: il governo parla di un censimento di spesa “aggredibile” pari a circa 50 miliardi: 11 miliardi per l’acquisto di farmaci, 7 miliardi per i dispositivi medici e 32 miliardi di acquisti per gli investimenti. La nuova sforbiciata, dunque, riguarda anche il comparto sanitario: il Servizio sanitario nazionale si verrà decurtati dell’1,5% il sostegno statale, con particolari ricadute sull’acquisto di nuovi macchinari e dispositivi medici, incluso l’abbassamento dei tetti di spesa dal 4,9% al 4% e, a decorrere dal 2014, dal 4,8% al 3,9%. Infine, anche il costo degli appalti andrà incontro a un lifting del 10%. La legge di stabilità introduce l’erogazione di nuove risorse per alcune opere pubbliche di particolare rilevanza, come 800 milioni per la Tav Torino-Lione fino al 2015 e oltre un miliardo, sempre nel triennio, per il Mose di Venezia . In riferimento, invece, alla riscossione dei tributi, il consiglio dei ministri ieri ha introdotto una detrazione di un punto percentuale dell’aliquota Irpef – da 7 a 26 punti e da 23 a 22 – per i redditi da 15 a 28mila euro e da 0 a 15mila.

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