Legge di stabilità, no all’innalzamento della “no tax area”

Redazione 19/11/13
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La discussione degli emendamenti verrano discussi domani in Commissione bilancio del Senato, mentre da mercoledì partirà il voto. I sindacati si mobilitano

Ieri si è tenuta a Palazzo Chigi la prima riunione del Comitato interministeriale per la revisione della spesa pubblica (1) per l’illustrazione del piano redatto dal commissario straordinario Carlo Cottarelli, già trasmesso ai presidenti di Camera e Senato dal Ministro per i rapporti con il Parlamento e per il coordinamento delle attività di Governo, Dario Franceschini.
In conferenza stampa a Palazzo Chigi, al termine della riunione, il Commissario Cottarelli e il Ministro dell’economia e delle finanze Fabrizio Saccomanni hanno illustrato il piano di lavoro, che ha l’obiettivo di risparmiare 32 miliardi nell’arco di tre anni, pari a due punti di Pil. “I risparmi di spesa dovranno andare nella maggior parte alla riduzione delle imposte ma anche a investimenti produttivi e alla riduzione del debito pubblico” ha spiegato Saccomanni.
Daremo “enorme importanza alla trasparenza attraverso la pubblicazione di indici e classifiche utili a individuare gli enti di spesa più efficienti – ha spiegato Cottarelli – un aspetto importante per creare un clima di sostegno e supporto da parte dell’opinione pubblica. Così come consulteremo frequentemente le parti sociali”.

“Ci potranno essere delle cose che anticipiamo e che arriveranno prima della fine di febbraio”, quando è previsto il “grosso” delle prime misure per la revisione della spesa, ha detto il Commissario alla spending review Cottarelli.
Il Governo, si afferma nel documento di indirizzo che accompagna il programma di lavoro, ha richiesto al Commissario della spesa di coordinare una prima ricognizione tecnica per identificare “almeno una parte di tali misure entro la fine di febbraio del 2014”. Questa ricognizione, si afferma nel documento, costituirà la base per una revisione del quadro di programmazione della spesa da implementare nella primavera del 2014 nel contesto del nuovo Documento di Economia e Finanza. Una seconda fase di ricognizione tecnica avrà luogo nel corso del 2014 come input alla legge di stabilità per il 2015.
“In sede politica” – prosegue il dossier – va valutata l’opportunità di individuare risparmi “addizionali” per il 2014. Si fissa a 3,6 miliardi i risparmi nel 2015, 8,3 miliardi nel 2016 e 11,3 miliardi a decorrere dal 2017. Per incentivare la razionalizzazione della spesa verranno stilate “classifiche” per evidenziare “centri di spesa virtuosi e quelli meno efficienti. La spending review – si precisa – affronterà la questione della “mobilità” nel pubblico impiego “compresa l’esplorazione di canali d’uscita e rivalutazione delle misure del turn-over”. Tra gli obiettivi è indicato quello di “incentivare la mobilità tra amministrazioni e funzioni”.

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(1) Il Comitato interministeriale si riunirà con frequenza mensile per fornire una modalità di indirizzo al piano di revisione della spesa. Il Comitato interministeriale, previsto dal decreto del fare, è presieduto dal presidente del Consiglio dei Ministri e composto dal Ministro dell’economia e delle finanze, Fabrizio Saccomanni, dal Ministro dell’interno, Angelino Alfano, dal Ministro per i Rapporti con il Parlamento e il Coordinamento dell’attività di Governo, Dario Franceschini, dal Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, Gianpiero D’Alia e dal Sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio con funzioni di segretario del Consiglio dei Ministri, Filippo Patroni Griffi.

 

(tratto da www.lagazzettadeglientilocali.it)

 

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