Le regole per l’assunzione degli impegni di spesa e i debiti fuori bilancio

Redazione 03/12/18
Scarica PDF Stampa
Marcello Quecchia

Una gestione ordinata e rispettosa della legge e dei principi contabili si riflette direttamente sugli equilibri di bilancio dell’ente e consente di evitare la formazione di debiti fuori bilancio.

Il rispetto della disciplina dell’assunzione degli impegni di spesa, nonché la corretta imputazione a bilancio, sia per quanto attiene alla codifica, che per quanto inerisce all’esigibilità, rappresentano una delle competenze più importanti del servizio finanziario dell’ente locale.

Il responsabile finanziario dell’ente è preposto a tale attività di controllo, come indicato dall’art. 153, comma 4, del d.lgs. n. 267/2000 (TUEL), laddove viene specificato come il responsabile sia preposto, tra l’altro, alla verifica periodica dello stato di impegno delle spese e alla salvaguardia degli equilibri finanziari e complessivi della gestione, nonché dei vincoli di finanza pubblica.

L’impegno di spesa

L’impegno di spesa rappresenta la prima (e forse la più importante) fase del processo amministrativo e contabile della spesa dell’ente locale. Tale processo, come previsto dall’art. 182 del d.lgs. n. 267/2000 si svolge con l’impegno, la liquidazione, l’ordinazione e il pagamento.

Le procedure indicate dalla norma e dai principi contabili per l’assunzione degli impegni di spesa sono destinate a garantire che la spesa sia stata prevista, e dunque autorizzata, dall’organo consi­liare all’atto dell’approvazione del bilancio di pre­visione finanziario, che l’esecuzione di tale spesa non leda gli equilibri di bilancio, e che venga rispettata la normativa per il concorso degli enti locali al raggiun­gimento degli obiettivi di fi­nanza pubblica. Inoltre, tali procedure assicurano, anche al fornitore, che la spesa sarà pagata nei tempi e nei modi indicati dalla legge.
(continua a leggere…)

Volume consigliato

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento