Una gestione ordinata e rispettosa della legge e dei principi contabili si riflette direttamente sugli equilibri di bilancio dell’ente e consente di evitare la formazione di debiti fuori bilancio.
Il rispetto della disciplina dell’assunzione degli impegni di spesa, nonché la corretta imputazione a bilancio, sia per quanto attiene alla codifica, che per quanto inerisce all’esigibilità, rappresentano una delle competenze più importanti del servizio finanziario dell’ente locale.
Il responsabile finanziario dell’ente è preposto a tale attività di controllo, come indicato dall’art. 153, comma 4, del d.lgs. n. 267/2000 (TUEL), laddove viene specificato come il responsabile sia preposto, tra l’altro, alla verifica periodica dello stato di impegno delle spese e alla salvaguardia degli equilibri finanziari e complessivi della gestione, nonché dei vincoli di finanza pubblica.
L’impegno di spesa
L’impegno di spesa rappresenta la prima (e forse la più importante) fase del processo amministrativo e contabile della spesa dell’ente locale. Tale processo, come previsto dall’art. 182 del d.lgs. n. 267/2000 si svolge con l’impegno, la liquidazione, l’ordinazione e il pagamento.
Le procedure indicate dalla norma e dai principi contabili per l’assunzione degli impegni di spesa sono destinate a garantire che la spesa sia stata prevista, e dunque autorizzata, dall’organo consiliare all’atto dell’approvazione del bilancio di previsione finanziario, che l’esecuzione di tale spesa non leda gli equilibri di bilancio, e che venga rispettata la normativa per il concorso degli enti locali al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica. Inoltre, tali procedure assicurano, anche al fornitore, che la spesa sarà pagata nei tempi e nei modi indicati dalla legge.
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