Il 18 ottobre 2016, con la legge n° 199, è stato completamente riscritto lart. 603 bis del Codice Penale, già introdotto col D.L. 138/11, rubricato Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Lo scopo era quello di contrastare il c.d. fenomeno del caporalato, migliorando la qualità degli strumenti repressivi a disposizione dellAutorità Giudiziaria. Le cospicue modifiche apportate alla fattispecie verranno analizzate qui di seguito.
Per conoscere le ultime novità sul mondo del lavoro, speciale JOBS ACT
Il nuovo autore del reato di “caporalato”: il datore di lavoro.
Linnovazione straordinaria è la potenziale responsabilità soggettiva, in qualità di autore del reato, anche del datore di lavoro che ponga in essere una condotta di sfruttamento del lavoratore. Poiché nel testo previgente, invece, era punibile solo lintermediario, larticolo risultava tacciabile di violazione dei principi di ragionevolezza e di eguaglianza: paradossalmente, riceveva maggior protezione dall’ordinamento giuridico un soggetto immigrato senza contratto di lavoro, rispetto ad un cittadino italiano parimenti irregolare (ciò in virtù di quanto previsto all’interno del Testo Unico sullImmigrazione d.lgs. 286/98).
Jobs act: i nuovi contratti di lavoro
Sara Di Ninno – Michele Regina?Liliana Tessaroli – Lorenzo Sagulo, 2015, Maggioli Editore
Nel percorso attuativo del Jobs Act assume un ruolo centrale il D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81, che ha flessibilizzato la gestione del rapporto di lavoro attraverso la “riscrittura” dell’art. 2103 c.c. ed ha operato una riclassificazione dei contratti di lavoro flessibili e…
32,00 € 28,80 € Acquista
su www.maggiolieditore.it
La confisca obbligatoria, anche per equivalente.
Non meno originale, è la possibilità riservata alla magistratura di irrogare sanzioni patrimoniali (confisca obbligatoria, anche per equivalente ex art. 603bis 2 c.p.) così da colpire leventuale ricchezza maturata, dagli autori del reato, mediante lo sfruttamento del lavoro.
L’attività produttiva come bene giuridico rilevante.
Oltre a voler promuovere la leale concorrenza tra imprese, il provvedimento legislativo mira, poi, a premiare gli imprenditori che operano in contesti sani e leciti: per questo, è previsto che il magistrato inquirente, prima di poter ottenere il sequestro preventivo dellattività produttiva, dovrà attendere lequo bilanciamento tra lesigenza repressiva dello Stato e quella economica dellimprenditore. Il provvedimento verrà infatti negato, qualora ci sia fondato motivo di ritenere che dalla misura cautelare deriverebbero ingenti danni alloccupazione e allattività produttiva.
Per altri benefici fiscali, leggi anche: Legge di Stabilità 2017, quali incentivi per il lavoro?
Le nuove aggravanti del comma 2.
In aggiunta, la violenza e la minaccia mediante le quali, dapprima, il datore di lavoro o lintermediario dovevano aver indotto il lavoratore in stato di necessità a sottoporsi allo sfruttamento, costituiscono ora solamente delle aggravanti. Così, la sfera di applicabilità del reato ne risulta ampliata, e a costituire il discrimine tra fattispecie penale e comportamento lecito sarà labitualità con cui vengono tenute le condotte.
Andrà, invece, incontro ad attenuanti speciali il reo che collabori con lAutorità Giudiziaria e che eviti di portare a ulteriori conseguenze dannose la condotta posta in essere.
Il supporto degli indici legali di sfruttamento.
Infine, la magistratura sarà supportata, nellattività probatoria, dagli indici legali di sfruttamento inseriti al comma 3 dellart. 603bis c.p. (es: la reiterata corresponsione di retribuzioni palesemente difformi dai CCNL; la reiterata violazione dellorario di lavoro, la violazione delle norme in materia di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro). Di codesti indicatori di illegalità, è da escludere la funzione, paventata dalla dottrina, di elementi costitutivi della fattispecie penale.
Per quanto risulti coerente il disegno di legge approvato, e sicuramente più promettente di quello previgente, per arginare il fenomeno è necessario implementare gli strumenti di prevenzione dello stesso, contestualmente alla previsione di un apparato repressivo adeguato.
Jobs act: i nuovi contratti di lavoro
Sara Di Ninno – Michele Regina?Liliana Tessaroli – Lorenzo Sagulo, 2015, Maggioli Editore
Nel percorso attuativo del Jobs Act assume un ruolo centrale il D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81, che ha flessibilizzato la gestione del rapporto di lavoro attraverso la “riscrittura” dell’art. 2103 c.c. ed ha operato una riclassificazione dei contratti di lavoro flessibili e…
32,00 € 28,80 € Acquista
su www.maggiolieditore.it
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento