Lavoro accessorio, chiarimenti sulla nozione di anno solare

Redazione 21/11/13
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Lilla Laperuta

La Fondazione Studi dei Consulenti del lavoro, nel parere n. 5 del 13 novembre 2013, ha fornito utili chiarimenti in ordine alla revisionata disciplina del lavoro accessorio, soffermandosi, in particolare su cosa debba intendersi per «anno solare». Al riguardo, è stato confermato l’orientamento del Ministero del Lavoro, espresso con circolare n. 32/2012, che ha
individuato un periodo di 365 giorni, decorrente da qualsiasi giorno del calendario.

Ancora, al fine di verificare il superamento del limite economico stabilito dalla legge, l’azienda deve verificare, anche mediante autocertificazione rilasciata dal lavoratore, che nei 364 giorni precedenti il giorno della prestazione, il lavoratore non abbia percepito compensi di importo superiore al limite applicabile.

Sul punto si ricorda, inoltre, che il compenso massimo che può essere percepito a titolo di lavoro accessorio è di 5000 euro netti nel corso dell’anno solare, indipendentemente dal numero di committenti.

Nel caso in cui il committente sia un professionista o un imprenditore commerciale, il compenso per il lavoro accessorio non potrà mai essere superiore a 2000 euro.

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