L’approccio economico alla politica

Downs

(Prima Parte)

Nella ricerca di un approccio “realistico” che superi gli aspetti puramente etici e prescrittivi, Downs introduce il concetto economico di soggetti razionali, permettendo in tal modo di ricercare gli andamenti costanti di un comportamento causale.
Considerando razionali i mezzi impiegati rispetto ai molteplici fini che si possono perseguire, si valutano la scarsità di risorse impiegate e l’”egoismo” che il soggetto possiede.

Gli elettori

Si hanno così obiettivi innanzitutto egoistici, personali e privati, che si possono ripartire tra i soggetti partecipanti all’agone politico nel seguente modo:
• L’elettore ha per obiettivo la scelta di un governo;
• Il politico, desiderio di potere, prestigio e reddito, passione per la lotta ed il “rischio”;
• Il governo, massimizzazione del sostegno politico;
• Il partito, controllo dell’apparato governativo;
• I gruppi di interesse, politiche a loro favorevoli.
Partendo dall’assioma di essere in un regime democratico, in cui vi siano regolari e cadenzate elezioni, con libertà di parola, associazione e propaganda, il comportamento elettorale non può che ubbidire al calcolo costi – benefici.
Nel sistema bipartitico, in presenza di una informazione che si “ritiene” completa e gratuita, l’elettore, nello spazio temporale tra due elezioni, effettua una valutazione differenziale tra i benefici che ha ottenuto e quelli che avrebbe potuto ottenere in caso di vittoria dell’altro partito; una valutazione tra utilità certe e attese.
Nel sistema multipartitico si aggiunge la valutazione del voto degli altri elettori, circostanza che conduce a tre possibilità di scelta:
• Votare per il partito preferito, se si ritiene che abbia una possibilità di vittoria;
• Votare per un altro partito, al fine di evitare l’ascesa del partito meno preferito;
• Votare per un partito con scarsa probabilità di vittoria, per assicurarsi delle maggiori alternative di scelta nel futuro.
Nell’ipotesi in cui non si è in grado di formulare un ordine di preferenze personali, in quanto almeno un partito di opposizione ha un programma con elementi preferiti, nell’impossibilità di una precisa scelta, si ha l’astensione.
Tra i principali meriti del modello di Downs vi è quello di superare la distinzione storica tra “sinistra” e “destra”, sgombrando il campo da equivoci e semplificazioni, dando spazio al confronto dei contenuti secondo uno schema “spaziale”, in cui per ogni questione vi è un grafico unidimensionale, sovrapponendo i grafici stessi e valutando per ciascuno il peso numerico.

Le teorie

Gli studi di Ritter, Davis, Hinich e Ordeshook evidenziano che la scelta di votare o astenersi nasce da un raffronto costi – benefici, in cui l’elettore valuta quattro fattori:
• P, probabilità di influenzare con il proprio voto l’esito delle elezioni;
• B, differenziale del beneficio che si otterrebbe dalla vittoria del proprio candidato su quello meno preferito;
• D, soddisfazione personale dalla partecipazione al voto;
• C, costo del voto.
Se si ottiene la seguente ineguaglianza:
PB + D – C > 0
un elettore razionale parteciperà al voto. Tuttavia nell’ipotesi in cui non vi è differenza di politica tra i candidati, pertanto con un valore B = 0, si manifesta una “indifferenza” che può comportare l’astensione; altrettanto nell’ipotesi in cui sente che non vi è possibilità di superare l’avversario, essendo il valore di D = 0, si ha in questo caso una “alienazione”.
Uscendo dall’ipotesi della razionalità del voto per una conoscenza completa dei programmi e delle posizioni, entrando pertanto in uno stato di incertezza, si creano una pluralità di gruppi con proprie decisioni di voto a seconda delle informazioni vere o presunte possedute.
Downs individua una serie di tipologie:
• Agitatori, avendo idee e informazioni più chiare, cercano di convincere gli altri;
• Lealisti, tendono abitualmente a ripetere la stessa scelta;
• Apatici, come i lealisti ma contrariamente a loro costantemente si astengono, ritenendo inutile il votare;
• Passivi, coloro che avendo una propria convinzione sui programmi, votano ma si astengono dal fare proselitismo;
• Quasi passivi, hanno una decisione “provvisoria” favorevole ad un partito.
Gli “apatici” a loro volta si possono distinguere in tre categorie:
• Perplessi, opinione non definita;
• Neutrali, indifferenti ai vari partiti;
• Quasi neutrali, sono ancora in fase di elaborazione sull’indifferenza partitica.
Downs valuta solo in cinque i tipi di elettori che possono essere influenzati, i quali vengono elencati secondo il grado di facilità dal più facile al più difficile:
• Perplessi;
• Quasi neutrali;
• Quasi passivi;
• Apatici;
• Lealisti;
entra in gioco la capacità della “leadership” di influenzare, questa si configura come: partiti politici, gruppi di interesse e procacciatori di favori.
Il governo nel mantenere il consenso ha bisogno degli intermediari per “vendere” favori, questi esigono un prezzo per l’influenza politica esercitata, circostanza che induce i governi “razionali” a considerare alcuni elettori più importanti di altri.
In caso di decentramento Downs osserva che, il governo continuerà a “decentrare” il potere politico fino a che il guadagno marginale in voti, non è superato dai costi marginali sempre in voti, derivante dalla minore capacità di coordinare le proprie azioni.
Procacciatori di favori ed intermediari agiscono in funzione di collegamento tra il governo e gli elettori, l’incertezza che questi tendono a colmare viene a modificarne l’eguaglianza di influenza, che si vuole legata al suffragio universale.

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BIBLIOGRAFIA
• Downs A., Teoria economica della democrazia, Il Mulino, 1988;
• Martelli P. – Provasi G., Recensione – a A. Downs, Teoria economica della democrazia, in “Stato e mercato” 1988, 22, 117 – 34;
• Riker W.H., The theory of Political Coalitions, Yale University Press, New Haven, 1962.

Dott. Sabetta Sergio Benedetto

Ha conseguito la laurea in Giurisprudenza Università degli Studi di Genova, nonché l’abilitazione all’insegnamento per le discipline giuridiche ed economiche – classe XXV.

Direttore di Cancelleria Ministero Grazia e Giustizia e Coordinatore nella Sez. Controllo…Continua a leggere

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