L’Imu si pagherà in tre rate

Redazione 16/04/12
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L’annuncio del presidente della Commissione finanze Conte in merito agli emendamenti al d.l. fiscale che saranno presentati oggi. Ritocchi per le dimore storiche e un alleggerimento della tassazione per le case affittate a canone concordato

 

di Giuseppe Manfredi (tratto da www.lagazzettadeglientilocali.it)

 

“Sicuramente l’Imu si pagherà in tre rate”. Lo ha detto venerdì scorso il relatore del dl fiscale in Commissione finanze della Camera, Gianfranco Conte, annunciando un pacchetto di emendamenti che presenterà oggi e che comprende anche la rateazione dell’imposta sugli immobili. Per quanto riguarda la rateizzazione dell’Imu, Conte non ha fornito ulteriori dettagli ai giornalisti che chiedevano se le rate riguarderanno solo l’imposta sulla casa di abitazione o l’Imu in generale, e se si tratterà dell’acconto o tutta l’imposta per il 2012. “Ci stiamo ancora ragionando”, ha detto Conte.
 Nel pacchetto di emendamenti del relatore, ha spiegato ancora il relatore, ci dovrebbero essere anche modifiche al patto di stabilità interno, come emerso nel tavolo tra governo e Anci. Ma su tutti i temi estranei alla materia fiscale, come anche quello degli “energivori”, ha precisato il relatore “vedrò prima se c’è il consenso unanime di tutti i gruppi per evitare quanto accaduto sulla proposta sul finanziamento pubblico dei partiti” che è stata dichiarata “inammissibile proprio per la mancanza del consenso unanime nella Commissione finanze della Camera”. Nessuna modifica in vista anche per l’Imu per gli anziani che vivono nelle case di riposo. “Sono contrario” a modifiche su questo tema, ha detto, perchè “potrebbe crearsi un problema sociale: dare agevolazioni non vorrei che spinga i figli a mettere gli anziani nelle case di riposo”, ha detto Conte. Invece sono in arrivo modifiche all’Imu per le dimore storiche e un alleggerimento della tassazione per le case affittate a canone concordato.
 Sulle fondazioni bancarie, invece, tutti i deputati di maggioranza e opposizione (Pdl, Pd, Idv e Lega) hanno presentato proposte di modifica (che rientrano tra gli emendamenti segnalati) che prevedono che le fondazioni non debbano godere delle esenzioni previste per gli immobili “destinati esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciali di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive”, prevista dal dlgs del 1992. Su questo tema, tuttavia, non dovrebbero arrivare novità dopo che il relatore ha spiegato che si tratta di un “falso problema”. Venerdì scorso nella seduta della commissione sono stati espressi tutti i pareri sugli emendamenti segnalati. Sulle 580 proposte di modifica presentate complessivamente, sono 32 gli emendamenti segnalati dal Pdl, tra i quali 6 riguardano l’Imu. Il Pd segnala invece 44 proposte di modifica di cui la metà sono emendamenti all’articolo 4 sull’Imu. “Il positivo annuncio del presidente Conte, relatore del provvedimento, è un primo successo della linea del Pdl. Angelino Alfano, ancora una settimana fa, a Porta a porta, aveva enunciato i due obiettivi da perseguire: rateizzare l’Imu per quest’anno, e poi abolirla per il prossimo, facendone una sorta di una tantum”. È quanto si legge in una nota di Daniele Capezzone, del Pdl. “Le risorse – aggiunge – possono essere trovate sia con i tagli di spese favoriti dalla spending review, sia dall’adozione di una complessiva strategia di abbattimento del debito, mettendo sul mercato asset non stretegici di patrimonio pubblico. Un’operazione del genere può consentire (e non solo rispetto all’Imu, ma rispetto al complesso della pressione tributaria) una consistente operazione di alleggerimento fiscale a favore delle famiglie e delle imprese, presupposto indispensabile per tornare a crescere”. “Se la rateizzazione sarà solo sulla prima casa non immagino grandi effetti, perché se rateizzano tra giugno, settembre e dicembre, si anticipa un pezzo di dicembre e si posticipa un pezzo di giugno, se invece la rateizzazione riguarderà anche le seconde case avrà effetti devastanti e sarà molto, molto complicato”, ha dichiarato il presidente dell’Anci, Graziano Delrio, a margine di un convegno sui giovani amministratori dell’Anci Piemonte a Venaria (Torino).

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