Le tre proposte abrogative metterebbero a repentaglio alcune delle previsioni cardine del Jobs Act renziano. La probabile approvazione della Consulta, prima, e leventuale risposta positiva del popolo italiano, poi, comporterebbero:
Il reinserimento dellart. 18 nello Statuto dei lavoratori
Grazie ad esso, il lavoratore che abbia subito un licenziamento illegittimo (ovvero effettuato senza comunicazione dei motivi, ingiustificato o discriminatorio) potrà essere reintegrato sul posto di lavoro.
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Labolizione dei voucher
La tipologia di pagamento, simbolo della flessibilità del mondo del lavoro, avrebbe, infatti, secondo i firmatari, favorito la precarietà. La mancata previsione di un elenco tassativo di categorie di lavoro suscettibili di pagamento a voucher, ha reso potenzialmente occasionale ogni tipo di mansione: di qui, labuso da parte dei datori di lavoro e lassenza di garanzie per i lavoratori.
La reintroduzione della responsabilità solidale tra appaltante e appaltatore
Già espunta con la Legge Fornero, questa previsione chiamava a rispondere anche il committente di eventuali violazioni di legge, compiute da parte dellimpresa appaltatrice nei confronti del lavoratore. Di conseguenza, lappaltante era tenuto ad esercitare un controllo più rigoroso sulle caratteristiche della società cui affidava il progetto.
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Leventuale abrogazione parziale della recente Riforma del Lavoro costituirebbe la doppia sconfitta per il Governo appena terminato: questo ha generato allarme e tensione allinterno del Partito Democratico.
Ma quali sono le possibili soluzioni onde evitare la disfatta politico-mediatica?
Sono due e sono entrambe costose in termini di credibilità.
La prima è costituita dallindizione delle elezioni anticipate entro il 15 aprile, così da posticipare sagacemente il referendum abrogativo allanno successivo. Tuttavia, ciò si pone in contrasto con gli obiettivi lungimiranti che il Governo Gentiloni ha mostrato di possedere in queste ultime ore.
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La seconda, ancora più temeraria, consiste nella volontaria revisione del Jobs Act da parte dello stesso Parlamento che lo ha approvato: se, per restituire ai voucher i caratteri di accessorietà e occasionalità, facilmente si potrebbe recuperare la Legge Biagi, più complicata appare la questione dellart.18.
Sembra proprio che il Jobs Act sia a rischio capolinea, prima ancora di essere stato completamente attuato.
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Nel percorso attuativo del Jobs Act assume un ruolo centrale il D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81, che ha flessibilizzato la gestione del rapporto di lavoro attraverso la “riscrittura” dell’art. 2103 c.c. ed ha operato una riclassificazione dei contratti di lavoro flessibili e…
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