I titolari di partita Iva, imprese o professionisti, hanno quindi la possibilità di sanare le proprie posizioni nei confronti del Fisco prima dellarrivo dellavviso di accertamento e dunque pagando sanzioni minori. Vediamo in che modo e per quali operazioni.
I nuovi avvisi dellAgenzia per le operazioni Iva 2014
Saranno complessivamente 28.440 le comunicazioni che lAgenzia delle Entrate invierà in questi giorni ai contribuenti. Le segnalazioni si riferiscono a discordanze e incongruenze che sono emerse dallincrocio dei dati dello spesometro con quelli della dichiarazione dei redditi relativa al 2014. Il fine è quello di individuare i professionisti che non hanno dichiarato, volontariamente o per disattenzione, tutte le operazioni Iva dellanno in questione e permettere loro di regolarizzare la loro posizione.
Saranno raggiunti, quindi, tutti i contribuenti che hanno dichiarato nel modello Iva un importo minore di quello che risulta dalle informazioni inviate complessivamente dai loro clienti tramite spesometro. Finora, lAgenzia delle Entrate non ha infatti comunicato alcun livello di tolleranza minima consentita.
Comunicazione dellAgenzia: cosa bisogna fare?
Cosa possono fare, allora, i contribuenti che ricevono lavviso dellAgenzie delle Entrate?
Innanzitutto, potrebbe trattarsi di una semplice svista da parte dellAgenzia. Può infatti capitare che arrivi una segnalazione riguardo il mancato inserimento di unoperazione Iva che è stata in realtà già dichiarata lanno precedente. In questo caso, il professionista può semplicemente comunicare i dati allAgenzia per permetterle di rimediare allerrore.
Se invece le incongruenze tra dichiarazione dei redditi del contribuente e spesometro dei suoi clienti sono dovute effettivamente al mancato inserimento di alcune operazioni, il professionista dovrà sanare la sua posizione. Per fare questo, però, e nellottica di una collaborazione tra Fisco e contribuente, sarà possibile usufruire del ravvedimento operoso e pagare sanzioni ridotte.
Come contattare lAgenzia delle Entrate
Le comunicazioni dellAgenzia arriveranno via mail agli indirizzi di posta elettronica certificata (Pec) dei professionisti interessati.
I documenti conterranno, oltre ai dati del contribuente, lanno di imposta e il numero progressivo di identificazione della comunicazione di anomalia. Saranno infine presenti il protocollo identificativo e il nome dellintermediario che ha inviato la comunicazione dei dati. Sarà dunque possibile identificare correttamente lUfficio che ha emesso latto e contattare chi di dovere per chiedere chiarimenti e maggiori informazioni.
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