Il Tecnicismo economico nella prescrizione e decadenza

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l’unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell’avere nuovi occhi” (Proust, in Cacciatori di neutrini, R. Joryawardhana, Codice ed. 2014)

 

Se consideriamo in termini economici i due istituti della prescrizione o della decadenza si può valutare il tempo in termini di valore, si ha pertanto la durata quale valore che attualmente in ambito economico il diritto possiede, infatti vi sono diritti indisponibili della persona che non sottoposti a tali istituti vengono considerati beni fuori mercato, fondamentali per l’esistere stesso di una democrazia, relativamente al diritto di proprietà il valore economico dipende dall’uso o non uso così che ne possa nascere l’acquisto di terzi, d’altronde anche l’estinzione per non uso del titolare decorso il termine ne manifesta la valenza economica e quindi il rapporto del suo valore in funzione del tempo, considerando anche la necessità della certezza giuridica in rapporto alla dinamicità economica stessa.

Dal prevalere del determinismo della norma insita nel concetto di codificazione dello Stato modermo si è passati a un “dualismo” norma/interpretazione, ossia da una alta certezza ad un forte probabilismo insito nella loro complementarietà, la stessa interpretazione basata prevalentemente su una conseguenzialità logica senza salti che crea geometricamente delle “varietà” ha progressivamente acquisito logiche sfumate (Fuzzy) fondate su salti analogici, quale conseguenza di una frantumazione culturale per cui cresce la necessità dell’intervento sul merito della magistratura superiore, infatti la fine di ogni “ciclo di eventi” comporta la necessità di una “scelta”, in altri termini alla prevedibilità subentra una probabilità con il conseguente accrescersi del rischio, la certezza giuridica diventa una incertezza legata all’informazione esterna al sub-sistema, dove la regolamentazione deve comunque mantenere il rapporto tra una crescente asimmetria energetica e la necessità di una stabilizzante simmetria organizzativa funzionale alla ciclicità operativa.

Lo stesso sviluppo dell’informatica conduce a fornire nuovi significati alla presenza una volta legata alla fisicità e all’informazione trasmessa e accumulata, vengono quindi ad essere reinterpretate le relazioni tra norme e diritti economici ad esse legati, i fasci di proprietà che costituiscono gli oggetti e gli eventi acquistano per gli osservatori nuove valenze anche giuridiche e vengono modificate nel loro valore dal modificarsi delle relazioni (Kuhlmann), dobbiamo considerare che l’organizzazione dei dati è già una configurazione in cui si crea una scala di valori, ecco che emerge in una struttura fluida e altamente complessa la virtù di una lettura plurale da doversi comunque ricomporre successivamente, considerando che l’informazione stessa nel momento in cui è trasmessa modifica i dati e quindi le letture previsionali, i valori vengono a modificarsi sui modelli previsionali e necessari all’esistere della struttura sociale (Weinberger).

Possiamo definire pertanto i due istituti della prescrizione e della decadenza anche come categorie di informazioni relative sia ai diritti che al sistema del loro assemblaggio, in altri termini un sistema che controlla la produzione di complessità del sub-sistema giuridico, quale elemento del più complesso sistema economico (Mattick), d’altronde il risultato di qualsiasi politica pubblica non può essere visto in termini di predicibilità bensì in termini di quantità medie secondo concetti derivanti dai sistemi dei flussi turbolenti (Biferale, Boffetta), nel margine del caos in cui il sistema economico è calato esso si costituisce come configurazione di periodicità ordinata, con comportamenti non lineari, singolarmente imprevedibili e dominato da cicli di retroazione (Gandolfi).

Dott. Sabetta Sergio Benedetto

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