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La Legge 104 che regolamenta i diritti dei cittadini handicappati stabilisce che i lavoratori che assistono un parente disabile in maniera continuativa hanno diritto a tre giorni di permesso retribuito. Alcuni dubbi, tuttavia, permangono riguardo la possibilità di frazionare tale periodo: è lecito, in altre parole, dividere il permesso in ore anziché utilizzarlo in giorni interi?
La risposta non è così semplice, e dipende dai singoli contratti di lavoro.
I giorni di permesso della Legge 104
La Legge 104 del 5 febbraio 1992, o Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate, stabilisce all’art. 33 che “il lavoratore dipendente, pubblico o privato, che assiste persona con handicap in situazione di gravità”, con grado di parentela fino al secondo grado, “ha diritto a fruire di tre giorni di permesso mensile retribuito, anche in maniera continuativa”.
L’assenza da lavoro, regolarmente retribuita, è dunque possibile solo quando il periodo di permesso viene utilizzato per l’assistenza al familiare diversamente abile. Tutte le altre attività, incluso il riposo reso necessario dalla stanchezza accumulata nell’assistere il familiare disabile, sono escluse.
I tre giorni possono essere fruiti in ore?
La legge non prevede esplicitamente che il periodo di permesso per i lavoratori che assistono parenti disabili possa essere frazionato in ore anziché in giorni. Questo vuol dire che, di base, non tutti i lavoratori possono usufruire di tale possibilità.
L’Inps prevede tuttavia in diverse circolari che i permessi possano essere frazionati in ore nel caso in cui i contratti collettivi di categoria prevedano e regolamentino tale possibilità. In questo caso però, come stabilisce l’Istituto, viene posto un limite al numero di ore mensili di cui è possibile fruire: per i dipendenti che lavorano 36 ore settimanali in sei giorni lavorativi, tale limite è di 18 ore.
Il conflitto tra permessi e datore di lavoro
Va tuttavia rilevato che, proprio a causa del fatto che la legge non prevede esplicitamente la possibilità del frazionamento in ore dei giorni di permesso, tale possibilità può essere negata dal datore di lavoro nei casi in cui determini problemi organizzativi per l’impresa o l’amministrazione.
I lavoratori che assistono parenti disabili, in altre parole, dovranno rivolgersi a un consulente professionista che valuti il loro caso specifico.
Le ore di permesso per i lavoratori disabili
Diversa la situazione per i lavoratori disabili in situazione di gravità, ai quali la Legge 104 concede esplicitamente (tra le altre cose) la possibilità di usufruire di un permesso di tre giorni anche frazionabile in ore. Il lavoratore disabile ha inoltre diritto, ove possibile, a scegliere la sede di lavoro più vicina e a rifiutare il trasferimento in altra sede.
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