Gratuito patrocinio: firmato il decreto compensazione crediti-debiti per gli avvocati

Redazione 21/07/16
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Sono in dirittura d’arrivo le modalità di compensazione dei crediti ottenuti nel corso dell’attività svolta da quegli avvocati ammessi al patrocinio a spese dello Stato. Le suddette modalità saranno valide per quanto loro dovuto per ogni imposta o tassa ovvero a titolo di contributo previdenziale per i loro dipendenti.

Questo è quanto previsto dal decreto ministeriale che, firmato venerdì scorso dal Ministro Orlando è ora in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e affronta il problema del ritardo nella corresponsione, da parte dello Stato, dei pagamenti relativi agli onorari degli avvocati difensori ammessi al patrocinio a spese dello Stato.

Due principi riconosciuti: la difesa dei meno abbienti e il diritto al giusto compenso

Due sono i principi fondamentali riconosciuti, cioè quello della difesa anche dei meno abbienti da parte dello Stato, che deve fornirgli, come scritto nell’ articolo 24 della Costituzione, “i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione”, nonché il diritto al compenso della propria attività professionali per il difensore.

Tramite la piattaforma elettronica di certificazione predisposta dal Ministero dell’economia, quegli avvocati che vantino crediti maturati e non ancora saldati per onorari, diritti e spese, potranno esercitare il diritto a utilizzare il credito in compensazione. Per l’anno 2016, tale facoltà potrà essere esercitata dal 17 ottobre al 30 novembre mentre, per gli anni successivi, dal 1 marzo al 30 aprile.

Preposta alla liquidazione dei crediti è l’autorità giudiziaria. Per l’anno in corso la spesa autorizzata ammonta a 10 milioni di euro.

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