Giustizia: l’OUA critica l’esecutivo per l’eccessivo ottimismo delle previsioni sullo smaltimento dell’arretrato

Redazione 02/10/13
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Nicola Marino, presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura (OUA), ha replicato con un comunicato stampa ad alcune affermazioni sulla giustizia civile del Presidente del Consiglio Enrico Letta nel corso della trasmissione “Che tempo fa” andata in onda sulla Rai. In particolare, l’OUA sottolinea che, se in linea di massima con il Governo sussiste l’accordo in ordine alla necessità di provvedere per il Paese ad importanti interventi sulla giustizia a tutela dei cittadini, tuttavia dissente da quelli finora attuati dall’Esecutivo, in continuità, peraltro, con l’attività dei precedenti Governi. Si tratta, infatti, per l’Avvocatura, di micro-riforme inadeguate e in alcuni casi controproducenti.

Alcune di queste micro-riforme sembrano addirittura pensate per impedire l’accesso alla giustizia. Il riferimento dell’OUA è, innanzitutto, alla mediazione obbligatoria: questo sistema, infatti, non sembra destinato a ridurre il numero delle cause, anzi, verosimilmente le alimenterà, allungando i tempi con l’aggiunta di un ulteriore passaggio.

D’altra parte, continua il presidente OUA, guardando la storia recente è evidente che l’impatto di questo meccanismo conciliativo nel corso della sua applicazione sia stato largamente insufficiente, secondo quanto emerge dai dati dello stesso Ministero. Sulla base di tali premesse, pertanto, la previsione di smaltimento di un quarto delle cause pendenti annunciato da Letta rischia di essere un semplice slogan.

Oltre alla mancata analisi autocritica di quanto fatto, ciò che preoccupa ancora sono, per l’OUA, le proposte contenute nel progetto “Destinazione Italia” e sul Tribunale delle Imprese. Al Presidente Letta l’Avvocatura ricorda che serve più efficienza, processo telematico e best practice, per citare solo alcune proposte storiche dell’OUA, ma soprattutto confronto con chi conosce la giustizia e non ricette confezionate dai poteri forti e le cui ricadute negative sono sempre a spese dei cittadini, come dimostra anche la sciagurata applicazione della revisione della geografia giudiziaria che sta causando caos e disservizi su tutto il territorio nazionale.

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