Anna Costagliola
Si è tenuto la scorsa settimana un tavolo tecnico promosso dal Ministero di Giustizia, con la partecipazione anche del Ministero dell’Università, sulla riforma dell’accesso alla professione di avvocato. Alla riunione erano presenti tutte le associazioni forensi (Aiga, Anf, Camere Civili, Camere Penale ecc.) e l’Organismo Unitario dell’Avvocatura (Oua), la rappresentanza politica della categoria, la Cassa Forense.
Alla fine dell’incontro, il presidente dell’Oua, Maurizio de Tilla, ha ricordato l’importanza di questo tavolo e sottolineato i progressi raggiunti, nei termini di un’intesa per un decreto legge che disciplini l’accesso alla professione forense o, se possibile e compatibilmente con i tempi di approvazione della riforma forense, per un emendamento al disegno di legge all’esame della Camera. Queste novità dimostrano, come ha sottolineato de Tilla, la volontà politica del Ministro Severino di andare avanti in questo progetto, recependo le pressanti istanze dell’avvocatura tutta in ordine alla necessità di mettere un punto finale sulla crescita esponenziale di avvocati nel nostro Paese.
Rimane da sciogliere il nodo della modifica di un corso di laurea che vede il coinvolgimento del ministero dell’Università. Sul punto si attende una risposta del Ministro nei prossimi giorni, nonché la definizione dei tempi dell’iter e degli strumenti legislativi per la riforma. La proposta unitaria dell’avvocatura è quella del numero programmato all’università: un provvedimento ritenuto epocale per il futuro della professione di avvocato.
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