Giustizia: emanato l’atto d’indirizzo 2012-2014 con indicazione della priorità

Redazione 14/10/11
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Indicate nell’atto di indirizzo 2012-2014 del Ministro della Giustizia le priorità politiche in riferimento alla amministrazione e gestione della giustizia italiana per migliorare l’efficienza del sistema giudiziario, soprattutto nel settore civile. Il Ministro, partendo dalla legge delega al Governo sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie (art. 1 L. 148/2011), afferma che si tratta di una grande occasione per completare il panorama di riforme, dalla mediazione alla semplificazione dei riti, dalla digitalizzazione alle notifiche on-line, che consentiranno di consegnare ai cittadini un sistema giudiziario più rapido, più giusto e più efficiente. Queste le priorità politiche per l’anno 2012:

1. Riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari. Revisione della geografia giudiziaria volta a realizzare risparmi di spesa e incremento dell’efficienza del sistema (L. 148/2011)

2. Valorizzazione risorse umane. Formazione, reclutamento, carriera, sistemi premiali collegati alla valutazione, razionalizzazione nella distribuzione del personale, soprattutto in esito alla revisione delle circoscrizioni giudiziarie

3. Pianificazione e razionalizzazione della spesa. Revisione di tutte le attività operative di ogni ufficio, progettazione accurata dei servizi resi e dei costi che questi comportano

4. Infrastrutture. Razionalizzazione dell’uso delle infrastrutture giudiziarie, penitenziarie, minorili e degli Archivi Notarili, riducendo gli stabili in affitto. Progettazione e costruzione ristrutturazione e ampliamento delle strutture penitenziarie

5. Semplificazione delle procedure. Ricerca di soluzioni gestionali innovative volte alla semplificazione e allo snellimento delle procedure amministrative

6. Attuazione del sistema unico delle intercettazioni. Rendere operativa, una volta approvata con gli opportuni emendamenti, la riforma legislativa in materia

7. Accelerazione del processo civile e penale. Ricerca di soluzioni gestionali volte a indirizzare le risorse ai settori di diretto supporto alle attività giurisdizionali

8. Miglioramento delle condizioni di detenzione. Rafforzare la collaborazione con il Servizio Sanitario Nazionale e con il volontariato. Differenziazione delle condizioni di detenzione fra detenuti in attesa di giudizio e condannati. Incrementare il lavoro dei detenuti con forme di collaborazione esterna. Riduzione delle spese per traduzione dei soggetti sottoposti ad arresto o fermo e quindi modifica dell’art. 123 c.p.p. con previsione che l’udienza di convalida avvenga in carcere

9. Tutela dei diritti dei minori. Porre in essere tutte le attività svolte ad arginare e affrontare le situazioni di devianza minorile rafforzando la tutela dei diritti e dei doveri dei minori stessi

10. Cooperazione internazionale. Offrire ogni possibile contributo operativo e professionale per il rafforzamento e l’ampliamento della cooperazione e dello scambio reciproco di informazioni per prevenire e contrastare il terrorismo internazionale e le altre attività criminali trasnazionali. Offrire in ambito europeo ogni collaborazione per l’ampliamento e l’efficienza delle reti europee quali: la rete dei Consigli della Magistratura, delle Corti Supreme e della formazione giudiziaria.

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