Famiglie di fatto: i notai presentano i contratti di convivenza

Redazione 18/11/13
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Anna Costagliola

Il Consiglio Nazionale del Notariato ha sponsorizzato la giornata dedicata ai «Contratti di convivenza Open day» che si svolgerà il 30 novembre in tutta Italia presso i Consigli Notarili distrettuali attraverso una serie di incontri informativi dedicati ai cittadini sul tema della convivenza e di come questa possa essere regolamentata sotto il profilo patrimoniale.

Si tratta di un’iniziativa nata per rispondere alla richiesta da parte di un numero crescente di cittadini di tutelare alcuni diritti per quelle forme di convivenza non ancora riconosciute dalla legislazione italiana. Si pensi alle cd. famiglie di fatto, rappresentative di un fenomeno che vede l’unione tra due soggetti non formalizzata nel vincolo del matrimonio e che pertanto si sorregge esclusivamente sulla spontaneità dei comportamenti dei conviventi, sebbene siano presenti all’interno della convivenza i caratteri essenziali di una unione coniugale; si pensi altresì al sempre più diffuso fenomeno delle unioni omosessuali, che pure meriterebbe una regolamentazione per la disciplina dei diritti e dei doveri dei componenti della coppia.

Secondo gli ultimi dati Istat in Italia vi è una progressiva diffusione delle famiglie di fatto, che da circa mezzo milione nel 2007 sono arrivate a quota 972 mila nel 2010-2011. In particolare sono proprio le convivenze more uxorio tra partner celibi e nubili ad aver fatto registrare l’incremento più sostenuto arrivando ad un numero pari a 578 mila nel 2010-2011. Si imporrebbe, dunque, una rivisitazione del modello normativo rigidamente ancorato all’idea della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, prospettandosi la necessità del passaggio da una concezione singolare ad una plurale della famiglia, riflettente l’evolversi inevitabile delle realtà sociali. Allo stato della vigente legislazione, tuttavia, manca una disciplina inerente alla regolamentazione dei rapporti personali e patrimoniali tra i conviventi di fatto, nonostante prima la Corte costituzionale nel 2010 e poi la Corte di Cassazione nel 2012 abbiano richiamato la politica a riconoscere ed inquadrare le coppie di fatto, anche omosessuali, nell’ambito delle formazioni sociali rilevanti ex art. 2 Cost.

Benchè non spetti ai notai entrare in un campo di competenza esclusiva del Legislatore, in assenza, ad oggi, di un suo intervento regolatore, la categoria ha inteso, con la indicata iniziativa intrapresa, fornire una risposta a quella moltitudine di persone che chiedono una consulenza notarile per regolare soprattutto gli aspetti patrimoniali delle relazioni affettive non coniugali. Attraverso i contratti di convivenza predisposti dal Notariato secondo le norme di legge previste dall’ordinamento vigente, si possono disciplinare contrattualmente diversi aspetti patrimoniali relativi alla convivenza nelle famiglie di fatto, prendendo come riferimento la prassi giurisprudenziale e le numerose sentenze intervenute in favore delle coppie di fatto. Oggetto di disciplina potranno essere, in particolare: l’abitazione, la contribuzione alla vita domestica, il mantenimento in caso di bisogno del convivente, il contratto d’affitto, la proprietà dei beni, perfino organizzando un regime di comunione o separazione dei beni. Con testamento si possono prevedere anche eventuali clausole a favore del convivente more uxorio o l’assistenza in caso di malattia attraverso la designazione dell’amministratore di sostegno. E’inoltre possibile tutelare a livello contrattuale la parte debole all’interno della famiglia di fatto.

I contratti di convivenza non potranno invece risolvere le questioni legate ai figli e all’eredità, in assenza di una legge specifica sulle coppie di fatto e sulle coppie omosessuali. Così come manca la possibilità, sempre a causa di un vuoto legislativo che la giurisprudenza non può colmare, di garantire i figli delle coppie omosessuali, normalmente figli biologici di uno dei partners.

Dunque, a partire dal prossimo 30 novembre tutti i Consigli Notarili distrettuali apriranno le porte alla cittadinanza, contemporaneamente su tutto il territorio nazionale, per fornire approfondimenti sul tema delle convivenze. Durante gli incontri i notai illustreranno gli aspetti patrimoniali che i conviventi possono disciplinare, nel rispetto della legge italiana, attraverso i contratti di convivenza.

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