Divorzio possibile già alla prima udienza

Redazione 14/10/16
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I coniugi che decidono di separarsi possono ottenere una sentenza di divorzio già alla prima udienza, subito dopo i provvedimenti provvisori. La sentenza di divorzio così ottenuta non è definitiva, ma permette alle parti di proseguire la causa in corso concentrandosi su tutte le altre questioni rimaste in sospeso. A decidere sull’argomento sono stati i Tribunali di Roma e, più recentemente, di Milano.

 

Quando si può fare domanda di divorzio?

I coniugi che vogliono separarsi ma allo stesso tempo desiderano arrivare a una soluzione di tutti i punti in sospeso il prima possibile possono chiedere al giudice già all’inizio della causa di rinviare al Collegio e ottenere subito lo status di divorziati.

Tale richiesta può essere presentata alla prima udienza immediatamente successiva all’udienza presidenziale per i provvedimenti provvisori. Non c’è più bisogno quindi, almeno per ottenere una sentenza non definitiva, di attendere un anno prima di poter essere considerati divorziati.

 

Come si può ottenere il divorzio in una sola udienza?

I Tribunali di Roma e di Milano, con sentenza del 17 luglio 2016 e ordinanza del 27 settembre scorso, hanno specificato che è possibile ottenere status non definitivo di divorzio quando i due coniugi decidono di rinunciare al deposito delle memorie previsto dall’art. 4 della Legge sul divorzio (Legge n. 898/1970). Si tratta, nella sostanza, di “memorie integrative” che permettono di completare l’attività difensiva e proporre domande che non erano state approfondite durante il ricorso introduttivo.

Come ha affermato il Tribunale di Roma, il deposito delle memorie non è “adempimento obbligato, ma mera facoltà”: i coniugi possono quindi rinunciarvi e accelerare il processo di divorzio.

Perché questo accada, però, sono necessarie altre due condizioni: il Presidente del Tribunale deve nominare se stesso giudice istruttore (G.I.) nel corso della preliminare udienza presidenziale e poi tenere nell’immediatezza udienza di prima comparizione.

 

La ragionevole durata del processo

Le due recenti sentenze dei Tribunali di Roma e Milano osservano che una tale interpretazione delle norme sul divorzio “appare in linea con il principio costituzionale di ragionevole durata del processo“. Nel rispetto dell’imparzialità, del diritto di difesa e della garanzia del contraddittorio, alle parti deve infatti essere data la possibilità di arrivare a una soluzione della controversia nel modo più rapido possibile.

Non solo: nell’ordinanza del 27 settembre, il Tribunale di Milano ha stabilito che tali norme possano valere anche per il caso di sentenza totalmente definitiva, “ove le parti abbiano formulato conclusioni congiunte”.

 

Il futuro orientamento degli altri tribunali italiani

L’interpretazione dei due maggiori tribunali italiani, quelli appunto di Roma e Milano, è da considerarsi influente e di valore. Di conseguenza, molti altri tribunali italiani potrebbero adeguarsi nei prossimi mesi alle disposizioni dei giudici meneghini e romani e concedere ai coniugi che vogliono separarsi lo status di divorziati già al termine della prima udienza.

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