Divorzio: cosa accade se uno dei due ex coniugi non lo vuole concedere?

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Ognuno dei due ex coniugi può chiedere al tribunale il divorzio dall’altro coniuge se siano trascorsi sei mesi dalla separazione consensuale o un anno da quella giudiziale.
Precisamente, dal giorno della comparizione delle parti davanti al Presidente del Tribunale nella precedente procedura di separazione.

Il consenso del coniuge

Il consenso dell’altro coniuge per ottenere il divorzio non è necessario.
Chi dei due voglia divorziare può presentare, attraverso il suo avvocato, un ricorso al tribunale.

Se l’altra parte non vorrà partecipare al giudizio, la causa si terrà lo stesso e chi non si costituisce perde la possibilità di fare valere le sue ragioni.
Il fatto che uno dei due ex coniugi non voglia “concedere” il divorzio, si ripercuote sempre contro lo stesso, la procedura va avanti lo stesso, anche se uno dei due soggetti accede al gratuito patrocinio.

Le modalità di presentazione del consenso nella separazione

Lo stesso vale in caso di separazione.
Se uno dei due coniugi si vuole separare e l’altro non acconsente.
La condizione per ottenere il divorzio è quella di essere separati da almeno sei mesi per le separazioni consensuali o da un anno per quelle giudiziali.
In alcuni casi si può chiedere il divorzio senza bisogno di passare alla fase della separazione.
Ad esempio in caso di mancata consumazione del matrimoni, attentato alla vita dell’altro coniuge, condanna penale all’ergastolo o per specifici reati come omicidio volontario di un figlio, l’altro coniuge, cittadino straniero, ha ottenuto all’estero l’annullamento o lo scioglimento del matrimonio o ha contratto all’estero un altro matrimonio.
Se il divorzio viene “concordato” da entrambe le parti, che hanno stipulato un accordo, che verrà poi “omologato” dal tribunale, la procedura di divorzio dura davvero poco.
Si potrebbe concludere in un’unica udienza, circa uno o due mesi dalla richiesta.
Se non c’è l’accordo o uno dei due ex coniugi si rifiuti di concedere il divorzio, si dovrà procedere a una causa ordinaria con suoi tempi, che a volte risultano essere biblici.

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