Dimezzati i tagli agli enti

Redazione 29/08/11
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Oggi il via libera nel corso di un incontro tra Berlusconi e Bossi sulla manovra bis. Ammorbiditi soppressioni e accorpamenti

 

Articolo di Giuseppe Manfredi tratto da www.lagazzettadeglientilocali.it

 

Saranno dimezzati i tagli della manovra bis sugli enti locali. Intervenendo sulle pensioni e sull’Iva e ovviamente lasciando i saldi invariati così come la struttura del decreto-legge 138/2011, di fatto vidimata dall’Europa. Governo e maggioranza sono impegnati in queste ore per dimezzare i tagli di 9 miliardi che pendono sul capo di comuni, province e regioni, comprese quelle a statuto speciale destinatarie dei tagli più consistenti. Rassicurazioni agli amministratori locali sono venute sia dal segretario del Pdl, Angelino Alfano, sia dal Ministro dell’interno Roberto Maroni. Come contropartita, come detto, e non solo in termini di risorse, si fa strada un nuovo intervento sulle pensioni, che fino ad oggi ha incontrato il muro della Lega. Anche se in casa Pdl si continua a premere sul tasto dell’Iva. La parola definitiva arriverà oggi dall’incontro tra Berlusconi e Bossi (potrebbe partecipare anche il Ministro dell’economia Giulio Tremonti). Sulle pensioni il compromesso potrebbe essere quello di introdurre un ‘bonus’ per chi rimane al lavoro una volta raggiunti i requisiti di anziana (senza eliminarle del tutto), ma non è escluso che si possa anche anticipare ancora l’inizio dell’adeguamento a 65 anni dell’età pensionabile delle donne nel privato (ora fissato al 2016). L’altra leva da usare, molto sponsorizzata nel Pdl, resta quella dell’imposta sul valore aggiunto, da alzare almeno di un punto. Una mossa che porterebbe nelle casse dello Stato circa da un massimo di 6 miliardi a un minimo di 3,7 miliardi, C’è però da superare il no del Carroccio, e anche la contrarietà di Tremonti. Perdono quota altre ipotesi come quella delle dismissioni del patrimonio immobiliare pubblico che porterebbe risorse che non potrebbero essere destinate alla spesa corrente.. Tornando al fronte enti locali, sembra sempre più sicuro lo stralcio dalla manovra della soppressione di alcune province e dell’accorpamento dei piccoli comuni. I sindaci dei municipi sotto i mille abitanti hanno avuto rassicurazioni da parte del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, che ha garantito loro che si eviterà lo scioglimento dei consigli comunali, mentre l’accorpamento dei servizi resterebbe ma senza più essere obbligatorio. A tranquillizzare le province ci ha pensato invece Alfano, spiegando loro che è previsto lo stralcio dell’articolo 15. Entrambe le misure, peraltro, possono essere eliminate senza difficoltà, visto che non intaccano i saldi della manovra perché i risparmi non sono quantificati. “Per poter tagliare i tagli ai comuni, devo trovare le risorse e, insieme ad Alfano e Berlusconi, le abbiamo reperite per diminuire almeno della metà i tagli agli enti locali”, ha annunciato il Ministro della semplificazione, Roberto Calderoli, in un dibattito ad una festa leghista con Alfano e il Ministro Roberto Maroni. Calderoli ha detto che si tratta di una decisione contenuta nell’accordo che oggi verrà ratificato da Berlusconi e Bossi. Lo stesso Ministro ha auspicato che le risorse siano riportate quasi completamente a favore degli enti locali, spostando i tagli sui ministeri: “Mi sembra di capire che ci sia disponibilità – ha osservato rivolto agli interlocutori sul palco – e vi chiedo di sostenermi in questa battaglia”. E anche Tremonti sarebbe aperto a rivedere al ribasso i tagli agli enti locali, purché si mantengano invariati i saldi della manovra, come ha spiegato il governatore della Lombardia Roberto Formigoni al termine di un incontro con il Ministro dell’economia al Meeting di CL. “Con Tremonti – spiega Formigoni – abbiamo parlato della manovra e delle prospettive politiche ed economiche di questa fase nel Paese e nell’Unione europea. Tremonti ha voluto capire e ha poi ribadito la necessità di mantenere i saldi finali invariati. Mi è sembrato aperto a riformulare delle misure, ad esempio sulla necessità di rivedere al ribasso i tagli a regioni e comuni. Abbiamo quindi discusso delle proposte che ho avanzato nei giorni scorsi e gli ho illustrato tutto. Si è dimostrato molto interessato”, ha concluso Formigoni.

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