Decreto liberalizzazioni: nasce l’Autorità di regolazione dei trasporti

Redazione 24/01/12
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Biancamaria Consales

L’art. 36 del decreto liberalizzazioni (D.L. 1/2012) è dedicato alla regolazione indipendente in materia di trasporti. In particolare la disposizione è finalizzata ad assicurare l’uniformità e la coerenza del sistema di liberalizzazione in tutto il settore del trasporto, affidandone la disciplina ad una specifica autorità indipendente di regolazione dei trasporti. In attesa dell’istituzione della predetta autorità indipendente, da effettuarsi entro il 30 giugno 2012, le funzioni saranno svolte dall’Autorità per l’energia elettrica ed il gas.

Allo scopo, viene modificato l’art. 37 del D.L. 201/2011, convertito, con modificazioni, dalla L. 214/2011, con cui è stato avviato l’iter di liberalizzazione del settore dei trasporti.

Le funzioni poste in capo all’Autorità sono estese anche alle reti autostradali e mirano a:

  1. garantire condizioni di accesso eque e non discriminatorie alle infrastrutture e alle reti;
  2. definire criteri per la fissazione delle tariffe, dei canoni e dei pedaggi;
  3. stabilire le condizioni minime di qualità dei servizi di trasporto connotati da oneri di servizio pubblico o sovvenzionati;
  4. definire gli schemi dei bandi delle gare per l’assegnazione dei trasporti in esclusiva.

Con riguardo allo specifico settore autostradale, l’Autorità dovrà, poi, provvedere ad una rivisitazione dei sistemi tariffari dei pedaggi relativi alle concessioni già in essere. Per le nuove concessioni potrà essere applicato il metodo, in uso anche nei settori dell’energia e del gas e delle telecomunicazioni, del price cap (definito quale “limite massimo della variazione di prezzo vincolata per un periodo pluriennale”), finalizzato a porre un vincolo alla crescita delle tariffe pari alla differenza fra tasso programmato di inflazione e aumento della produttività conseguibile dal concessionario, su base quinquennale. Nel medesimo settore, l’Autorità dovrà inoltre provvedere alla definizione sia degli schemi di concessione da inserire nei bandi di gara relativi alla gestione o costruzione, sia degli schemi degli stessi bandi di gara, nonché alla definizione degli ambiti ottimali di gestione delle tratte autostradali in un’ottica di potenziamento della concorrenza.

In materia di regolazione del settore del servizio taxi, sarà l’Authority a dover valutare le singole aree urbane per decidere se il numero dei taxi è sovradimensionato o sottodimensionato. Solo nel secondo caso si procederà alla concessione di nuove licenze, con compensazione per coloro che possiedono già una licenza. Sempre l’autorità preposta dovrà poi decidere in merito a licenze part-time e mobilità delle stesse.

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