Il decreto Infrastrutture in Gazzetta: interventi su appalti, sicurezza e grandi opere

Il Senato ha approvato in via definitiva il 16 luglio 2025 la conversione in legge del Decreto Infrastrutture (D.L. n. 73/2025)

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Con 104 voti favorevoli, 67 contrari e un’astensione, il Senato ha approvato in via definitiva il 16 luglio 2025 la conversione in legge del Decreto Infrastrutture (D.L. n. 73/2025), già licenziato dalla Camera senza modificazioni. Il testo è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.166 del 19-07-2025 (testo in PDF scaricabile nel box qui sotto).

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Indice

1. Il provvedimento: il decreto infrastrutture


Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.166 del 19-07-2025, il testo introduce una serie di misure urgenti per accelerare la realizzazione di opere strategiche, facilitare i contratti pubblici e irrobustire il sistema dei trasporti, allineandosi cogli obiettivi del PNRR. La conversione in legge del Decreto Infrastrutture rappresenta un passo significativo verso la modernizzazione del sistema infrastrutturale italiano. Le novelle introdotte mirano a rendere più efficienti le procedure di appalto, garantire maggiore sicurezza e sostenibilità, e velocizzare la realizzazione di opere strategiche.

2. Mini riforma degli appalti pubblici


Tra gli highlights emerge un ulteriore ritocco al Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. n. 36/2023). Viene infatti introdotta la possibilità di anticipare fino al 10% del prezzo per i servizi di ingegneria e architettura, misura attesa ormai da molto anni dai professionisti del settore. L’anticipo dovrà essere previsto nei documenti di gara e inserito nel quadro economico dell’affidamento. A ciò si aggiunga che la stretta sui subappalti, prevista dal correttivo, ha come data di vigenza il 31 dicembre 2024. Le gare in corso a quella data continueranno ad applicare le regole precedenti, consentendo agli appaltatori di utilizzare le quote subappaltate per le attestazioni.

3. Protezione civile e procedure d’urgenza


Il testo introduce il nuovo articolo 46-bis nel Codice della protezione civile (D.Lgs. n. 01/2018), che disciplina le procedure di affidamento in ipotesi di emergenze. Si favoriscono gli affidamenti diretti e le procedure negoziate senza bando, con un sistema di controlli centrato sull’Autorità anticorruzione e sulla liberatoria antimafia.

4. Revisione prezzi e caro materiali


Sul fronte della revisione prezzi il decreto stabilisce che le variazioni (anche in diminuzione) tra i prezzi a base di gara e i prezzari potranno essere applicate solamente alle lavorazioni eseguite o contabilizzate a decorrere dal 2025. Gli appalti con termine finale di presentazione delle offerte tra luglio e dicembre 2023 rientrano nella revisione. Tuttavia, servizi e forniture restano esclusi. Peraltro, tale scelta è stata criticata dal settore.

5. Criteri ambientali e incentivi alla PA


I criteri ambientali minimi (CAM) diventano immediatamente operativi per gli appalti di ristrutturazione, senza necessità di ulteriori decreti attuativi. Il decreto amplia gli incentivi del 2% anche ai dirigenti della PA, purché le attività siano svolte dopo il 31 dicembre 2024, anche se le gare sono state avviate prima.

6. Mobilità e sicurezza stradale


In ambito mobilità viene rinviato al 1° ottobre 2026 il blocco dei veicoli diesel Euro 5 nelle regioni del Nord. Le limitazioni si applicheranno solo ai centri urbani con oltre 100.000 abitanti, lasciando alle Regioni la possibilità di modulare o anticipare il divieto. Sul versante sicurezza stradale il testo dispone la mappatura degli autovelox, con obbligo di comunicazione al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I dispositivi non censiti non potranno essere utilizzati.

7. Ponte sullo Stretto e opere incompiute


La società Stretto di Messina S.p.A. viene ufficialmente qualificata quale stazione appaltante, accelerando l’iter per la realizzazione del Ponte sullo Stretto. Inoltre, viene istituito un tavolo tecnico presso il MIT per monitorare le opere pubbliche incompiute e sbloccare progetti fermi.

8. Ulteriori misure infrastrutturali


Il provvedimento rifinanzia il fondo investimenti stradali nei piccoli comuni anche per il 2026, semplifica la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per progetti collegati alla difesa nazionale e nomina l’AD di ANAS come commissario straordinario per l’Autostrada del Mediterraneo.

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Avv. Biarella Laura

Laureata cum laude presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Perugia, è Avvocato e Giornalista.
È autrice di numerose monografie giuridiche e di un contemporary romance, e collabora, anche come editorialista, con redazioni e su banche dati giu…Continua a leggere

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