Decreto flussi 2017: al via le domande. Le istruzioni

Redazione 28/03/17
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Oggi, nello stesso giorno in cui è fissata la votazione della fiducia al Senato rispetto al Decreto Legge Minniti-Orlando sulla regolarizzazione dell’immigrazione in Italia, si apre anche la possibilità di inviare al Ministero dell’Interno domanda di accesso e permanenza sul territorio nazionale di stranieri per motivi di lavoro.

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, infatti, sulla base dei criteri indicati nel documento programmatico triennale sulle politiche dell’immigrazione, emette periodicamente i c.d. “decreti flussi”, al fine di regolarizzare l’ingresso in Italia per motivi di lavoro subordinato, anche stagionale, e di lavoro autonomo dei soggetti con cittadinanza non comunitaria.

 

Leggi qui il testo del bando da inviare al Ministero dell’Interno.

 

Decreto Flussi 2017: aperte le iscrizioni

Lo scorso 13 marzo, infatti, è stato pubblicato il relativo bando “Decreto Flussi 2017” sulla Gazzetta Ufficiale. La gestione della domanda di accesso è esclusivamente telematica, dunque, ciascun soggetto interessato potrà svolgere la procedura tramite accesso a Internet, nonché rivolgendosi ai numerosi enti o patronati abilitati. Dopo la registrazione dell’utente sul sito, è necessario compilare la domanda di cui si richiede l’invio. L’istanza è presentabile fino alla fine di dicembre 2017. Complessivamente, saranno autorizzati circa 30mila 850 ingressi per lavoro e conversioni di permessi di soggiorno.

La procedura è scaglionata a seconda della tipologia di permesso necessario: in particolare, si inizierà dagli ingressi non stagionali e dalle conversioni dei permessi, passando ai lavori stagionali.

Come compilare la domanda? Le istruzioni

Le quote saranno assegnate secondo l’ordine di trattazione delle domande, che a sua volta seguirà l’ordine di invio. Tuttavia, il rischio che le quote vadano esaurite è davvero remoto, in quanto sono stati previsti numeri sufficienti a coprire tutte le richieste.

È bene chiarire, tuttavia, che il permesso di svolgere un’attività lavorativa, non costituisce mezzo di regolarizzazione del soggetto interessato.

Lavoratori: chi ha diritto di accesso?

Possono ottenere il permesso di accesso sul territorio nazionale le seguenti categorie di lavoratori:

  • Imprenditori che vogliano attuare un piano di investimento d’interesse per l’economia italiana, con stringenti requisiti economici;
  • Liberi professionisti;
  • Titolari di cariche societarie di amministrazione e di controllo;
  • Artisti di chiara fama e qualificazione professionale, con determinati requisiti;
  • I cittadini che intendano costituire start-up innovative, titolari di un rapporto di lavoro autonomo con l’impresa.

Nei prossimi giorni, poi, l’attenzione parlamentare tornerà nuovamente sul disegno di legge relativo all’istituzione della cittadinanza con ius soli temperato, al fine di favorire l’acquisto della cittadinanza italiana a tutti i soggetti nati sul territorio italiano anche non da genitori con cittadinanza. 

Sono molti i passi che si stanno svolgendo verso la direzione dell’integrazione culturale, come dimostra anche il recente provvedimento approvato per disciplinare l’arrivo di minori stranieri non accompagnati. Tuttavia, è sempre lecito analizzare criticamente gli strumenti che vengono scelti dal Legislatore e la loro adeguatezza al fine da perseguire.

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