Decreto crescita, un Fondo per sostenere l’occupazione

Redazione 19/06/12
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Allo scopo di favorire creazione di nuova occupazione, in un quadro di sviluppo di nuova imprenditorialità, l’articolo 2e del decreto crescita prevede la destinazione di finanziamenti al Fondo speciale rotativo per l’innovazione tecnologica (FIT) di cui all’art. 14 L. 46/1982 ridenominato nel provvedimento “Fondo per la crescita sostenibile”.

Gli obiettivi dichiarati devono essere perseguiti tenuto conto sia delle esigenze di rigore nella finanza pubblica che di quelle di equità di genere e sociale (in un’ottica di riequilibrio socio-economico fra le diverse aree territoriali del Paese) sia nel rispetto dei vincoli derivanti dall’appartenenza all’ordinamento europeo. Di qui immediato il riferimento anche al vincolo del rispetto del principio del pareggio di bilancio entrato di recente nella Carta costituzionale (art. 81) in ossequio agli impegni assunti dall’Italia firmataria del “Fiscal compact”, ovvero il «Trattato sulla stabilità, il coordinamento e la governance dell’Unione economica e monetaria» che prevede proprio l’obbligo ad avere i bilanci in equilibrio o meglio ancora positivi al netto del ciclo economico (si impone che il deficit strutturale non deve superare lo 0,5% del Pil e, per i Paesi il cui debito è inferiore al 60% del Pil, l’1%).

In particolare si circoscrive l’agevolazione finanziaria ai seguenti programmi e interventi:

a) alla promozione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione di rilevanza strategica per il rilancio della competitività del sistema produttivo;

b) al rafforzamento della struttura produttiva, in particolare del Mezzogiorno, al riutilizzo di impianti produttivi e al rilancio di aree che versano in situazioni di crisi complessa;

c) alla promozione della presenza internazionale delle imprese e all’attrazione di investimenti dall’estero

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