Debiti: sospensione per un anno per chi è in difficoltà?

Redazione 21/02/17
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Buone notizie per i debitori che si trovano in particolare difficoltà: un disegno di legge presentato pochi giorni fa al Senato da Enrico Buemi del Psi prevede la sospensione di un anno del debito e il divieto di segnalazione alla Centrale Rischi della Banca d’Italia. La moratoria è rivolta in particolare ai micro-debitori, che troppo spesso vengono a trovarsi in situazioni difficilmente risolvibili e in molti casi sono costretti a chiudere la loro attività.

Vediamo allora cosa prevede il disegno di legge e cosa potrebbe cambiare per i debitori in difficoltà.

 

La moratoria per i debitori in situazioni di emergenza

Il disegno di legge presentato da Buemi, o “Delega al Governo per l’istituzione di una moratoria per i debiti nei casi di situazioni individuali di emergenza“, propone la sospensione legale, per un periodo massimo di un anno, dei termini processuali, fiscali e contrattuali relativi al debito da pagare.

La misura, come si legge nel testo del ddl, prende le mosse dal fatto che oggi in molti casi i micro-debitori, soprattutto in caso di segnalazione alla Centrale Rischi, vengono schedati e impossibilitati a utilizzare una qualsiasi banca. Ne deriva “una vera e propria spirale depressiva” che porta al deprezzamento del bene garantito e all’impossibilità di negoziare un piano di rientro.

 

Chi può beneficiare della sospensione?

Ma chi potrebbe usufruire della moratoria?

Come stabilito dal ddl, potrebbero richiedere la sospensione le persone fisiche:

  • residenti nelle zone colpite da eventi calamitosi;
  • che hanno subìto una patologia invalidante che li rende temporaneamente inabili al lavoro;
  • che hanno cessato un rapporto di lavoro subordinato di durata superiore a 12 mesi, versando in stato di disoccupazione, e iscritti alle liste di collocamento.

 

Il divieto di segnalazione alla Centrale Rischi

Il disegno di legge prevede quindi che I debitori in situazione di difficoltà non possano essere segnalati alla Centrale Rischi della Banca d’Italia per tutto il tempo della sospensione.

Il divieto di segnalazione si estenderebbe a tutti i tipi di comunicazione relativi alle posizioni debitorie sospese e prevarrebbe su qualsiasi obbligo contrario previsto per chi svolge funzioni di amministrazione, direzione o per chi è un semplice impiegato della banca.

 

I vantaggi per i debitori meritevoli

Con la sospensione, così come prevista dal ddl, i beni garantiti resterebbero nella disponibilità del debitore: lo scopo è, ancora, quello di evitare il deprezzamento e il formarsi del “debito tossico” che porta a benefici nulli sia per i debitori che per le banche.

Il ddl, infine, prevede la possibilità per i debitori più meritevoli di stipulare una convenzione di moratoria ulteriore che consenta loro, laddove non siano in grado di offrire ai creditori alcuna utilità, nemmeno futura, di accedere all’esdebitazione solo per una volta. È fatto salvo, comunque, l’obbligo del pagamento entro tre anni, qualora sopravvengano utilità.

 

Davide Basile

Redazione

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