Corte dei conti – det. N. 86/2007 – sezione controllo enti – Stazione Zoologica “Antonio Dohrn” – relazione sul controllo di gestione ex legge 21 marzo 1958 n. 259.

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Con la determina n. 86/2007 la Corte dei Conti – Sezione Controllo Enti, ai sensi dell’art. 7 della L. 259/58, trasmette alle Presidenze delle due Camere del Parlamento la relazione contenente i risultati del controllo eseguito sulla gestione della Stazione zoologica “Antonio Dohrn”, per gli esercizi 2001-2006, unitamente ai relativi conti consuntivi accompagnati dalle relazioni degli organi amministrativi e di revisione.
I giudici evidenziano come la Stazione Zoologica “Anton Dohrn” abbia proseguito durante il periodo in osservazione nello svolgimento delle proprie attività istituzionali, potenziando sia le attività di ricerca nelle diverse discipline delle Scienze Biologiche e del mare sia l’attuazione di numerosi programmi di ricerca realizzati in collaborazione con Organizzazioni nazionali ed internazionali.
Essi registrano la grave carenza di organico rilevando altresì un’esposizione contabile non sempre corretta del conto economico e del conto patrimoniale per gli anni 2001-2004 che non ha consentito di verificare la reale situazione patrimoniale dell’Ente.
Per quanto concerne in generale l’attività gestoria, la Corte pone in luce la sostanziale dipendenza finanziaria dell’Istituto dal trasferimento statale. La Stazione Zoologica ha infatti natura di ente a finanza pressoché totalmente derivata con un bilancio che presenta evidenti elementi di rigidità.
D’altra parte, le fonti di finanziamento dell’Ente sono costituite in maniera preponderante dal contributo ordinario dello Stato che ha rappresentato mediamente nel periodo in esame circa il 95% delle entrate correnti e l’86% di quelle complessive.
Sotto l’aspetto squisitamente contabile viene sottolineato che a partire dal 2005 la Stazione Zoologica ha adottato un nuovo criterio di rilevazione dei fatti di gestione, basato sul sistema previsto dal D.P.R. n. 97/2003, abbandonando il precedente sistema finanziario, improntato alla disciplina di cui al DPR n. 696/79. La Corte, infine, sottolinea che l’Ente non ha ancora provveduto ad adeguare il regolamento di contabilità dell’Istituto né risulta adottata la contabilità economica.
Infine, il Collegio valuta positivamente la circostanza che l’Ente nel 2006 ha effettuato un’ampia opera di ricognizione dandone adeguata rappresentazione attraverso la compilazione della situazione dei residui attivi e passivi distintamente per esercizio di provenienza e capitolo.
  • Qui determinazione e relazione.
 

Crucitta Giuseppe – Francaviglia Rosa

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