Con la determina n. 84 del 19/12/2007 la Corte dei Conti – Sezione Controllo Enti, ai sensi dell’art. 7 della L. 259/58, trasmette alle Presidenze delle due Camere del Parlamento la relazione contenente i risultati del controllo eseguito sulla gestione della Istituto Nazionale di Studi Romani di cui agli esercizi 2005-2006, unitamente ai relativi conti consuntivi accompagnati dalle relazioni degli organi amministrativi e di revisione.
Conclusivamente il collegio registra l’incremento dell’avanzo finanziario e dell’avanzo economico nel 2006 mentre il patrimonio netto subisce una flessione rispetto all’esercizio 2005.
La Sezione fa presente come l’attività dell’Istituto si sia svolta attraverso molteplici iniziative intraprese, per il perseguimento dei fini istituzionali, secondo un indirizzo che ha visto il proseguimento di programmi già avviati e nuovi interventi, anche promozionali.
Secondo i giudici, le iniziative adottate al riguardo hanno consentito, negli esercizi presi in considerazione, il miglioramento della situazione economica, nonostante la diminuzione dei trasferimenti (contributi) ordinari, riscontrabile nei due esercizi all’esame, e la esigua disponibilità delle risorse umane, diminuite nei due ultimi esercizi.
Dal controllo è emersa altresì la raggiunta corretta impostazione delle scritture contabili; sono state infatti eliminate le carenze segnalate nella precedente relazione del 2004, rendendo più intelligibile la lettura dei dati contabili, secondo le previsioni normative ed i principi generali di compilazione dei bilanci adottati nelle sedi competenti.
Ancora, è stato positivamente rilevato il notevole impegno degli amministratori nel corredare i documenti di bilancio di una illustrazione diffusa ed esauriente, in relazione a tutta l’attività dell’Istituto.
Per quanto concerne il personale, a parte la mancata sostituzione della direttrice, esso si è dimostrato, tenuto conto della molteplice e variegata attività realizzata e di quella potenzialmente realizzabile dall’Istituto, quantitativamente inadeguato alla rilevante attività da svolgere, alla quale si è supplito parzialmente con il ricorso a volontari o comandati dai Ministeri vigilanti ai fini della sistemazione del catalogo delle antichità romane.
Peraltro, sul piano normativo, persiste, in assenza del regolamento per il personale e di espressa disposizione statutaria, l’incertezza circa il contratto collettivo da applicare al personale in servizio.
Per quanto concerne, infine, la gestione delle risorse strumentali, viene evidenziato come l’ente stia procedendo all’aggiornamento degli inventari dei beni mobili e delle collezioni con l’ausilio del consegnatario e dei subconsegnatari dei beni stessi recentemente nominati.
- Qui determinazione e relazione.
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