Corte dei conti – det. N. 77/2007 – Sezione controllo enti – Fondazione la Biennale di Venezia già società di cultura la Biennale di Venezia – relazione sul controllo di gestione ex legge 21 marzo 1958 n. 259.

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Con la determina n. 77/2007 la Corte dei Conti – Sezione Controllo Enti, ai sensi dell’art. 7 della L. 259/58, trasmette alle Presidenze delle due Camere del Parlamento la relazione contenente i risultati del controllo eseguito sulla gestione della “Società di cultura La Biennale di Venezia” per gli esercizi dal 1999 al 2003 e su quella della “Fondazione La Biennale di Venezia” per gli esercizi dal 2004 al 2006, unitamente ai relativi conti consuntivi accompagnati dalle relazioni degli organi amministrativi e di revisione.
Giova ricordare che la riforma dei controlli interni avviata nel corso degli anni novanta – che ha ricevuto una disciplina organica con il d. lgs. 286/99 – ha inciso profondamente anche sul versante del controllo esterno sulla gestione; ed infatti, ampliando l’ambito del dettato costituzionale (art. 100, secondo comma) che demanda alla Corte dei conti il controllo successivo alla gestione dello Stato, è stato assegnato alla Corte medesima il compito di esercitare il controllo successivo sulla gestione del bilancio e del patrimonio delle “amministrazioni pubbliche”, e su altre gestioni, trasformandola da organo di controllo sulle amministrazioni dello Stato a organo di controllo esterno e neutrale sull’universo della finanza pubblica (Zambardi – Astegiano, 2007).
I giudici registrano positivamente per la Biennale il nuovo avvio di impronta privatistica rappresentando che tale modalità viene colta in modo particolare nell’avvenuta adozione della contabilità civilistica. D’altra parte, la nuova strategia è stata applicata anche in ordine a tutti gli intendimenti contenuti nella riforma. Infatti, già nello spazio dal 1999 al 2001 la nuova amministrazione ha assunto decisioni fortemente innovative delle organizzazioni delle strutture e della gestione delle risorse umane, entrambe collegate alla cura delle relazioni aziendali.
Orbene, secondo il collegio, attraverso la suddetta governance e il tipo di partecipazione economica aperta al privato, alla Biennale – cui è stato riconosciuto il preminente interesse nazionale nonché l’assegnazione di scopi di peculiare interesse pubblicistico – è stata sostanzialmente conferita una autonomia di ampio respiro la quale ha agevolato la ricerca di scelte opportune per la realizzazione degli obiettivi della gestione, anche e soprattutto nei campi delle modalità della produzione culturale, dell’attività commerciale e della sperimentazione delle svariate forme di ricavi propri.
Per quanto concerne il piano dei risultati economico-patrimoniali la gestione della Biennale è più che positiva essendo stato registrato un solo risultato negativo nel 2002, ripianato l’anno successivo con una parte dell’utile dell’esercizio 2003.
Infine, alcune perplessità vengono sollevate per quanto riguarda gli atti statutari, i compiti del Collegio dei revisori dei conti nonché in merito alla circostanza che rilevanti documenti amministrativi e gestionali non sono stati comunicati dall’ente alla Corte stessa.
  • Qui determinazione e relazione.
 

Crucitta Giuseppe – Francaviglia Rosa

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