Corte dei conti – det. N. 45/2007 – sezione del controllo enti – autorita’ portuale di Messina – relazione sul controllo sulla gestione ex legge 21 marzo 1958 n. 259.

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Con la determinazione n. 45/2007, la Sezione del Controllo Enti della Corte dei Conti, dispone, a norma dell’art. 7 della legge n. 259 del 1958, la comunicazione alle Presidenze delle due Camere del Parlamento della relazione conclusiva del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Autorità portuale di Messina, corredandola del conto consuntivo per l’esercizio 2005 nonché delle relazioni degli organi amministrativi e di revisione dell’Ente stesso.
Giova ricordare che il controllo sulla gestione di cui si discute è quello attribuito alla Corte dal legislatore del 1958 in attuazione dell’art. 100 Cost. II comma, sulle gestioni finanziarie degli enti cui lo Stato contribuisce in via ordinaria.
La Corte procede all’attività di verifica soffermandosi in particolare sui seguenti punti:
1)      Personale:
Con il contratto integrativo recepito con la deliberazione del Comitato portuale n.17/2005 è stato accollato all’Ente l’onere per il pagamento dei premi di assicurazione per la copertura del rischio per danni erariali conseguenti ad attività svolta dal personale dei Quadri; analogo beneficio è stato previsto anche per il personale dirigente.
Ad avviso della Corte, tale beneficio non risulta consentito da specifiche clausole del CCNL attualmente in vigore e non è comunque conforme alla costante giurisprudenza in materia di responsabilità amministrativa dei pubblici dipendenti. Il Collegio, pertanto, segnala l’esigenza di riconsiderare le clausole contrattuali che prevedono l’accollo all’Ente dell’onere per il pagamento di tali premi di assicurazione.
2)      Incarichi di consulenza:
Rilevano i giudici come la spesa impegnata sugli stanziamenti dell’esercizio 2005 avente per oggetto <<Spese per consulenze, studi ed analoghe prestazioni professionali>> si sia ridotta più del 50 %; inoltre, l’Autorità in esame ha comunque fornito l’elenco nominativo dei soggetti che nel corso dell’esercizio hanno svolto incarichi di consulenza e di studio.
3)      Canoni demaniali:
L’Autorità, in merito all’applicazione ed alla riscossione dei canoni demaniali, ha assunto numerose iniziative, per quanto di sua competenza, per addivenire, sia pure in modo graduale, alla soluzione delle questioni più urgenti. In particolare, nel corso dell’anno 2005, ha raggiunto importanti accordi con soggetti pubblici (Assessorato regionale competente, comune di Messina, Agenzia del demanio, Capitaneria di porto di Messina, Ente Autonomo portuale del Comune di Messina) per la soluzione di problemi connessi alla titolarità ed alla gestione di alcune aree demaniali, e società private per la definizione di pregressi contenziosi in materia.
L’ente ha posto in funzione un sistema informativo di gestione del demanio che garantisce maggiore celerità nella verifica dei singoli cespiti e nella riscossione del canone; il sistema informatizzato, infatti, consente anche al competente Ufficio di emettere tempestivamente le ingiunzioni per il mancato pagamento.
Nel corso del 2005, secondo quanto emerge dalla relazione annuale, sono stati emessi diversi atti di diffida per morosità nei confronti di più imprese. Sono state avviate altresì azioni per la regolarizzazione in sanatoria delle occupazioni abusive; tale attività ha consentito all’Autorità di aumentare notevolmente l’entrata per canoni demaniali rispetto al 2004 anche se l’effettiva riscossione è stata assai modesta.
4)      Traffico marittimo:
Rilevano i giudici come rispetto all’anno 2004, il traffico delle merci secche abbia registrato un incremento del 3,92%; mentre quello delle merci liquide abbia invece subito una riduzione del 5,22%. Anche il traffico dei passeggeri registra una modesta riduzione nel 2005 rispetto al livello raggiunto nel precedente anno.
L’Autorità ha comunque segnalato che durante l’anno 2005 il Ministero vigilante ha iniziato nei suoi confronti la procedura prevista dall’articolo 6, comma 10, della legge n.84/1994 per verificare la persistenza dei requisiti, consistenti nel livello di traffico registrato nel porto, previsti dalla stessa disposizione per la conferma o la soppressione dell’Autorità stessa.
5)      Risultati della gestione finanziaria e patrimoniale:
L’indagine rileva come l’incremento dell’avanzo di parte corrente sia stato determinato per gran parte dal forte incremento dei canoni demaniali come già segnalato, accompagnato, tuttavia, da bassi tassi di realizzo.
Il notevole incremento dell’avanzo di amministrazione rispetto al valore dell’esercizio precedente è stato determinato dall’ iscrizione in bilancio, tra gli accertamenti in conto capitale, dell’intero finanziamento dello Stato per la realizzazione del progetto di ampliamento delle banchine “Vespri” e “Colapesce”.
L’esercizio 2005 si chiude con un avanzo economico di 5.619, 9 migliaia di euro, con un sensibile aumento rispetto al corrispondente valore dell’esercizio precedente, determinato prevalentemente dall’avanzo finanziario di parte corrente.
Il valore del patrimonio netto ha altresì registrato un incremento pari all’importo dell’avanzo economico dell’esercizio 2005.
Infine, viene evidenziato come resti comunque elevata l’entità dei residui attivi e passivi nonostante il notevole impegno profuso dall’Autorità portuale per accelerarne lo smaltimento.
Qui la determinazione – per la relazione si rinvia al sito www.corteconti.it – ultimi documenti pubblicati.
 
 
 
Determinazione n. 45/2007
 
nell’adunanza del 15 giugno 2007;
visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti approvato con R.D. 12 luglio 1934, n. 1214;
vista la legge 21 marzo 1958, n.259;
visto l’art. 6, c. 1 della legge 28 gennaio 1994, n. 84 con il quale è stata istituita l’Autorità portuale di Messina;
visto l’art. 6, c. 4 della predetta legge, come sostituito con l’art. 8 bis c. 1, lett. c) del decreto-legge 30 dicembre 1997, n. 457, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 1998, n. 30, che assoggetta il rendiconto della gestione finanziaria delle autorità portuali al controllo della Corte dei conti;
vista la determinazione di questa Sezione n. 21 del 20 marzo 1998 secondo la quale il controllo della Corte dei conti sulle autorità portuali disposto dal citato art. 8 bis del D.L. n. 457 del 1997 è riconducibile nella previsione normativa dell’art. 2 della indicata legge n. 259 del 1958;
visto il conto consuntivo dell’Ente suddetto, relativo all’ esercizio finanziario 2005, nonchè le annesse relazioni del Presidente dell’Autorità portuale di Messina e del Collegio dei revisori dei conti, trasmessi alla Corte in adempimento dell’art. 4 della citata legge n. 259 del 1958;
esaminati gli atti;
udito il relatore Consigliere dott. Ruggero Antonietti e, sulla sua proposta, discussa e deliberata la relazione con la quale la Corte, in base agli atti ed agli elementi acquisiti, riferisce alle Presidenze delle due Camere del Parlamento


il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Ente per l’esercizio 2005;
ritenuto che, assolto così ogni prescritto incombente, possa, a norma dell’art. 7 della citata legge n. 259 del 1958, darsi corso alla comunicazione alle dette Presidenze, oltre che del conto consuntivo – corredato delle relazioni degli organi amministrativi e di revisione – della relazione come innanzi deliberata, che alla presente si unisce perché ne faccia parte integrante;
 
P . Q . M .
 
comunica, a norma dell’art. 7 della legge n. 259 del 1958, alle Presidenze delle due Camere del Parlamento – insieme con il conto consuntivo per l’esercizio 2005 corredato delle relazioni degli organi amministrativi e di revisione dell’Autorità Portuale di Messina – l’unita relazione con la quale la Corte riferisce il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Ente stesso.
 
 
ESTENSORE
 
PRESIDENTE
Ruggero Antonietti
 
Mario Alemanno
 
 
Depositata in Segreteria il 3 luglio 2007

Crucitta Giuseppe – Francaviglia Rosa

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